De Momi Maria in Bordignon

De Momi Maria in Bordignon

(A cura di Paolo Baretta)

 

 

Maria De Momi nacque il 24.06.1908 a Crosara, in provincia di Vicenza, da Girolamo e Ponza Caterina; fu domiciliata a Crosara anche se emigrò clandestinamente in Francia, dove visse per il resto della sua vita.

Maria visse la sua intera gioventù a Crosara e si sposò il 13.02.1926 con Bordignon Luigi, con il quale ebbe un figlio di nome Tommaso. Tuttavia il 09.05.1930 Maria abbandonò marito e figlio ed espatriò in Francia e li conobbe tale Sartor Sante, figlio di Angelo e nativo di Volpago di Treviso, espatriato nel 1935 e identificato dalla Prefettura di Aosta nella nota n.06865 del 20.06.1940 come l’amante; tale decisione fu anche presa perché il marito Luigi era iscritto al PNF e partecipava alle manifestazioni politiche e patriottiche del regime.

La De Momi mostrò sempre una certa avversione al regime fascista, di fatto venne schedata come antifascista nel maggio del 1939, dopo che la polizia di frontiera intercettò una lettera scritta da lei stessa diretta alla cognata De Momi Alessandrina dove erano contenuti:

“ingiuriosi apprezzamenti nei riguardi del Duce e del Regime, nonché volgari raffronti per le condizioni dell’operaio in Francia e quelle dei connazionali nel Regno, ed accenni alla eventualità di una guerra fra le due Nazioni con l’augurio che la Francia vinca per dare una lezione ai macaroni”. (Nota della Polizia Politica n. 500.7634 del 13.04.1939). 

La Polizia però ebbe alcune difficoltà nel ricostruire la vita in Italia di Maria in quanto negli archivi anagrafici del comune di Crosara non risultava alcuna “De Momi Maria”, come riporta la Ministeriale della Prefettura di Vicenza n.02500 datata 26.03.1940; successivamente si venne a sapere che Maria nacque prima del matrimonio dei suoi genitori, per questo prese temporaneamente il cognome della madre e all’anagrafe venne iscritta come Pozza Maria fino a che Girolamo De Momi e Caterina Pozza non si sposarono il 27.09.1908, acquisendo così il cognome paterno.

La De Momi venne tenuta sotto osservazione dalla Polizia Politica fino all’agosto del 1940.

 

Fonti:

  • Database Cpc
  • Acs, Ministero dell’Interno, Direzione generale pubblica sicurezza (1861-1981), Divisione affari generali e riservati. Uffici dipendenti dalla sezione prima (1894-1945), Casellario politico centrale 1894-1945. Fascicoli personali 1894.1945, b. 1725, Maria De Momi
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