Fongaro Maria

Fongaro Maria

(A cura di Paolo Baretta)

 

 

Maria Fongaro nacque a Valdagno il 26.12.1900, da fu Rodolfo e fu Rausse Margherita; fu domiciliata a Valdagno ma visse gran parte della sua vita tra Roma e la Svizzera.

Maria viene descritta dalla Scheda biografica del Casellario Politico Centrale come:

“di statura 1.68 metri circa e corporatura robusta, capelli corti, viso roseo e rotondo, naso concavo”.

La Fongaro, quando viveva ancora a Valdagno, espresse ideali socialisti, anche se non partecipò mai a comizi e non fece propaganda; per questo venne inserita nel CPC il 03.10.1935 ed iscritta anche alla repubblica di frontiera per via dei suoi numerosi viaggi tra la Svizzera, sua residenza, e l’Italia, sua terra natia.

Maria, come riportato dalla lettera della Regia Prefettura di Vicenza n.02080 datata 05.03.1936, espatriò in Svizzera, più precisamente a Lotzwil, per la prima volta nell’ottobre del 1927, dopo aver seguito, seppur in modo passivo, la corrente sovversiva operaia di Valdagno durante il periodo rosso; contestualmente conobbe tale Romagnoli Francesco di Cesena, già noto alle autorità fasciste come importante sovversivo comunista e per questo inserito nel bollettino di ricerche, il quale successivamente venne indicato diverse volte come amante della Fongaro, anche se mai del tutto confermato.

Maria fece ritorno diverse volte in Italia, sia per motivi di salute ma soprattutto per motivi di lavoro, infatti si recò diverse volte a Roma dove possedette un laboratorio tessile in via Nomentana n.227, come riportato dalla nota n.20228 del 17.03.1937; tutti questi viaggi insospettirono le autorità e non poco dato anche i suoi precedenti da socialista, per questo mentre attraversava la frontiera  venne sottoposta a perquisizione e segnalazione da parte della Guardia di Frontiera.

Nei suoi viaggi in Italia la Fongaro risiedette presso la compaesana e amica Braianigo Palmira, in via Garigliano n.67, alla quale cedette completamente, nel gennaio del 1937, la direzione del suo laboratorio tessile dovendo tornare in Svizzera per adempire ai suoi incarichi presi precedentemente con dei laboratori tessili di Berna; questo insospettì gli organi di vigilanza che inviarono una regia delegazione a Berna per indagare meglio sulle possibili “attività illegali” di Maria, ma non trovarono nulla di rilevante.

La Fongaro non fece più ritorno in Italia e visse stabilmente a Lotzwil per il resto dei suoi giorni, ma venne tenuta sotto sorveglianza fino al 08.04.1943 come riportano alcune lettere della Prefettura di Vicenza.

 

Fonti:

  • Database Cpc
  • Acs, Ministero dell’Interno, Direzione generale pubblica sicurezza (1861-1981), Divisione affari generali e riservati. Uffici dipendenti dalla sezione prima (1894-1945), Casellario politico centrale 1894-1945. Fascicoli personali 1894.1945, b. 2104, Maria Fongaro
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