Rubega Giuseppina
(A cura di Paolo Baretta)
Giuseppina Rubega nacque a Trissino, paesello nel vicentino, il 24.03.1875, da fu Antonio e Perlatto Maria; fu domicilia a Trissino, anche se visse principalmente in Francia, dove lavorò come casalinga.
Giuseppina, all’età di circa 18 anni, migrò in Brasile con la famiglia, più precisamente a Butucatù, dove conobbe il suo futuro marito Soana Venerio, nato a Ostiano il 25.08.1871 da fu Angelo e fu Piazza Teresa; dopo la parentesi brasiliana la coppia tornò nel paese natale del Soana, dove si sposarono il 19.11.1896, per poi trasferirsi a Trissino.
I coniugi Soana, nei primi anni di matrimonio, svolsero una vita tranquilla e regolare, senza mai attirare l’attenzione delle autorità per comportamenti contrari o indisponenti nei confronti del regime; per questo ottennero i passaporti con i quali emigrarono in Francia, più precisamente ad Antibes, nel quartiere de la Brague des Alpes Marittimes, nel 1921 insieme alle figli Giuseppe e Silvio, entrambi nati a Butucatù, da allora essi non fecero più ritorno in Italia.
Giuseppina fu schedata e assoggettata a sorveglianza il 15.02.1938 come antifascista dopo che la Questura di Genova ha bloccato una sue lettera, datata 20.04.1937, indirizzata ad una delle sue figlie rimaste in Italia, Soana Costantina in Graziani, il quale contenuto risulta fortemente antifascista, inoltre veniamo a sapere dalla ministeriale n.50/7706 datata 01.05.1937 che, da quando vive in Francia, la Rubega manifestò una certa simpatia verso i rossi spagnoli.
Alla fine di suddetto anno, però accadde un altro fatto importante: il marito di Giuseppina, Soana Venerio,
“È stato espulso dalla Francia per motivi sconosciuti ma ha ottenuto l’autorizzazione a rimanervi” (Copia del telespresso del Regio Consolato Generale D’Italia a Nizza n.382 datato 31.12.1937).
In quegli anni in Francia avvennero una serie di espulsioni di massa di individui di indole comunista o comunque ritenuti possibili sovversivi e quindi un pericolo per il regime di Vichy; anche se ufficialmente la Francia non dichiarò mai il motivo di tali espulsioni.
La Rubega venne tenuta sotto osservazione fino al 08.05.1942
Fonti:
- Database Cpc
- Acs, Ministero dell’Interno, Direzione generale pubblica sicurezza (1861-1981), Divisione affari generali e riservati. Uffici dipendenti dalla sezione prima (1894-1945), Casellario politico centrale 1894-1945. Fascicoli personali 1894.1945, b.4478, Giuseppina Rubega