Tomasi Maria Natalina

Tomasi Maria Natalina

(A cura di Leonardo Consolaro)

 

 

Maria Natalina Tomasi nacque il 28 gennaio 1896 a Schio (Vicenza), da Domenico Tomasi e Maria Scortegagna.

Di professione domestica, fu schedulata nel Casellario Politico Centrale con qualifica di antifascista. Emigrata in giovane età, fu sorvegliata soprattutto per la sua attività politica svolta all’estero, in particolare in Sud Africa.

Secondo quanto riportato in una nota della Prefettura di Vicenza datata 5 dicembre 1939, inviata al Ministero dell’Interno, Tomasi Maria Natalina espatriò il 12 novembre 1920 per motivi di lavoro, recandosi in Sud Africa come domestica al servizio della famiglia di Giuseppe Rubbi, domiciliata a Petown, Forst Rd Orauge. Prima dell’espatrio, la donna risultava nubile, di condotta regolare, senza pendenze o segnalazioni agli atti d’ufficio.

Durante il suo soggiorno in Sud Africa, fece ritorno in patria in più occasioni: nel 1924, 1928, 1932 e 1937, sempre accompagnando i suoi datori di lavoro per brevi visite ai propri genitori residenti a Magrè di Schio, via Cesare Battisti 3. In tutte queste occasioni non risultano attività di propaganda avversa al regime.

La Prefettura fornì anche informazioni aggiuntive sulla famiglia di origine: il padre Domenico Tomasi, operaio; la madre Maria Scortegagna; la sorella Luigia Tomasi – tutti residenti a Magrè di Schio e di buona condotta – e un fratello, Luigi Tomasi, anch’egli emigrato in Sud Africa.

In chiusura della nota, si informava che Maria Tomasi era stata iscritta alla rubrica di frontiera con provvedimento di ritiro del passaporto, da attuarsi nell’eventualità di un suo ritorno nel Regno.

Elementi di particolare rilevanza emergono da un telepresso del Consolato Italiano a Cape Town, datato 12 agosto 1939, indirizzato al Ministero degli Affari Esteri e alla Direzione Generale della Pubblica Sicurezza. In tale documento si segnalava che Maria Tomasi svolgeva un’attività antifascista attiva e continuativa, in parte istigata dal suo datore di lavoro, Giuseppe Rubbi. La donna si opponeva apertamente alle iniziative delle organizzazioni fasciste a Cape Town, e contribuiva economicamente – per quanto limitatamente – a tutte le attività organizzate in opposizione al regime.

Il Consolato concludeva raccomandando l’iscrizione della Tomasi alla rubrica di frontiera, con ritiro del passaporto in caso di rientro in Italia, per impedire un successivo espatrio.

 

Fonte:

ACS, Ministero dell’Interno, Direzione generale pubblica sicurezza (1861-1981), Divisione affari generali e riservati. Uffici dipendenti dalla sezione prima (1894-1945), Casellario politico centrale 1894-1945, Fascicoli personali 1894-1945, b. 5127, f. Maria Natalina Tomasi.

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