Clelia Caligiuri

Clelia Caligiuri

Foto tratta da www.yadvashem.org

 

Clelia Caligiuri, insegnante di scuola elementare, rimase vedova nel 1940, quando la nave militare che trasportava il marito a Tobruk fu affondata. Con i suoi tre figli era solita trascorrere le vacanze estive a Follina, in provincia di Treviso, dove conobbe Sarina Karliner (nata Altaratz), rifugiata dalla Jugoslavia.

Come molti altri rifugiati ebrei, Karliner lasciò Zagabria nel 1941, per dirigersi a Spalato in Dalmazia, dove si trovavano il quartier generale dell’esercito di occupazione italiano e varie istituzioni dell’amministrazione civile. Da lì fu trasferita come internata civile nel paese di Follina, in Italia. Non le era permesso lasciare la fattoria e cercava di non farsi vedere troppo spesso per strada.

Caligiuri la incontrava tutti i giorni clandestinamente, portandole da mangiare. Karliner rivelò alla sua benefattrice i suoi timori, ovvero che l’Italia settentrionale sarebbe stata presto conquistata dai tedeschi, ma Clelia Caligiuri le promise che, in quel caso, l’avrebbe portata a casa sua a Piavon. Dopo la resa dell’Italia e la successiva occupazione tedesca, Caligiuri mantenne la parola data e organizzò un nascondiglio in uno stanzino sistemato appositamente per questo scopo e dove Karliner rimase fino al luglio del 1944. Caligiuri le procurava il cibo e tutto ciò di cui aveva bisogno.

Quando, nel luglio 1944, vi fu il pericolo che le SS scoprissero il nascondiglio, Caligiuri contattò il parroco di Lutrano (Fontanella) e gli chiese di aiutore Karliner. Quando questi acconsentì, Caligiuri scortò Karliner a Lutrano per assicurarsi che arrivasse sana e salva. Karliner rimase lì fino alla Liberazione. Durante quest’ultima fase, Clelia Caligiuri andò a trovarla due volte a settimana, portandole del cibo.

Clelia Caligiuri le diede anche dei soldi, nel caso le circostanze avessero reso necessaria una fuga improvvisa.

Il 18 ottobre del 1966, Yad Vashem ha inserito Clelia Caligiuri nell’elenco dei Giusti tra le Nazioni.

 

Fonti

 

(Cerimonia di piantumazione in onore di Clelia Caligiuri a Gerusalemmme, dal sito www.yadvashem.org)

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