Ebrei internati a Zero Branco

Ebrei internati a Zero Branco

 

  • Cholobel Samuel, di Daniele e Golda Goldskurl, nato a Varsavia il 21.10.1888. Coniugato con Dorotea Gehermann. Professione: tagliatore di pelli. Giunge a Milano nel 1939 assieme alla moglie e al cognato Ernesto Gehermann, ma a causa della legislazione razziale fa richiesta di raggiungere la Palestina. Respinto dalle autorità inglesi, sbarca a Bengasi dove viene internato in un campo di concentramento. Tradotto nel campo di Ferramonti, ottiene il permesso di essere assegnato all’“internamento libero” e si trasferisce a Zero Branco, ospitato presso la famiglia di Secondo e Pasqua Maronilli. Trova impiego presso il pellicciaio trevigiano Domenico Locatelli, repubblicano e intimo di Guido Bergamo. Il 16 gennaio 1944 viene arrestato assieme alla moglie e al cognato. Non viene consegnato ai tedeschi ma condotto in Questura e quindi presso le carceri giudiziarie di Treviso, da dove viene liberato il 23 gennaio grazie all’interessamento del Locatelli, che provvede anche a farlo nascondere con la moglie a Sant’Alberto di Zero Branco. Nel dopoguerra rimarrà a Treviso. È sepolto nel cimitero ebraico di Venezia.
  • Gehermann Dorotea, di Daniele e Marta Boschwitz, nata a Bromberg l’08.12.1898, coniugata con Samuel Cholobel. Giunge a Milano nel 1939 assieme al marito e al fratello Ernst, ma a causa della legislazione razziale fa richiesta di raggiungere la Palestina. Respinta dalle autorità inglesi, sbarca a Bengasi. Durante la guerra viene trasferita a Ferramonti. Internata poi a Zero Branco, il 16 gennaio 1944 viene arrestata assieme al marito e al fratello. Non viene consegnata ai tedeschi ma condotta in Questura e quindi presso le carceri giudiziarie di Treviso, da dove viene liberata il 23 gennaio grazie all’interessamento del repubblicano Domenico Locatelli, che provvede anche a farla nascondere con il marito a Sant’Alberto di Zero Branco. Nel dopoguerra rimarrà a Treviso. È sepolta nel cimitero ebraico di Venezia.
  • Gehermann Ernst, di Daniele e Marta Boschwitz, nato a Berlino il 21.04.1907. Pellicciaio (lavorava nel negozio dello zio). Fuggì dalla Germanie e giunse a Milano nel 1939, assieme alla sorella Dorotea e al cognato Samuel Cholobel, ma a causa della legislazione razziale fece richiesta di raggiungere la Palestina. Respinto dalle autorità inglesi, sbarca a Bengasi. Arrestato, fu condotto prima nel carcere di Napoli e poi a Ferramonti dove rimase dal 1940 al 1942. Internato poi a Zero Branco, il 16 gennaio 1944 fu arrestato assieme al cognato e alla sorella. Non venne consegnato ai tedeschi, ma condotto in Questura e quindi presso le carceri giudiziarie di Treviso, da dove viene liberato il 23 febbraio grazie all’interessamento del repubblicano Domenico Locatelli, che provvede anche a farlo nascondere provvisoriamente a Montebelluna. Arrestato nuovamente dai carabinieri del luogo, il suo trasferimento a Fossoli venne impedito dall’intervento del medico Carlo Alberto Liberali che lo dichiarò intrasportabile a causa del suo stato di salute. Trattenuto nelle carceri di Montebelluna fino alla Liberazione, ebbe così salva la vita. Nel dopoguerra rimase a Treviso e poi si trasferì definitivamente a Montebelluna. Si vedano i documenti presenti negli Arolsen Archives.

 

Dati
  • Internati totali: 3
  • Maschi: 2
  • Femmine: 1
  • Nuclei familiari: 1
  • Persone sole: 0
  • Minorenni al 1943: 0
  • Deportati: 0
  • Sopravvissuti: 0
  • Nazionalità: 3 polacchi
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