Ebrei stranieri internati a Caltrano

Ebrei stranieri internati a Caltrano

 

  • DARVAS Aladar, di Mavro (Maurizio) e di Gabor Giovanna, nato a Siefok il 12.03.1893. Coniugato con Schulzer Stefania. Industriale (impiegato). Di nazionalità jugoslava (di origini ungheresi). Benestante. Tradotto da Fiume a Vicenza il 25 novembre 1941. Si allontana dal comune di internamento l’11 settembre 1943. Il 1° agosto 1944 risulta a Bari.
  • SCHULZER Stefania, di Hinko e di Adler Valeria, nata a Daruvar il 26.12.1897. Coniugata con Darvas Aladar. Casalinga. Di nazionalità jugoslava. Sorella di Schulzer Elsa. Tradotta il 25 novembre dalla Dalmazia a Vicenza. Internata a Caltrano. Si allontana dal comune di internamento l’11 settembre 1943. Il 1° agosto 1944 risulta a Bari.
  • DARVAS Paolo, di Mavro (Maurizio) e di Gabor Giovanna, nato a Gyor il 14.04.1896. Industriale (impiegato). Di nazionalità jugoslava (di origini ungheresi). Benestante. Tradotto da Fiume a Vicenza il 25 novembre 1941. Si allontana dal comune di internamento l’11 settembre 1943.

 

  • WOLMUT Vladimiro, di Jakob (Giacomo, morto nel 1935) e di Schwarz Berta (deportata nel 1943), nato a Samobor l’08.03.1891. Di nazionalità jugoslava. Agente di commercio. Coniugato con Schulzer Elsa. Tenente nell’esercito austro-ungarico durante la Prima guerra mondiale. A Zagabria si occupava di import-export di cuoio. Nel maggio 1941 la sua ditta fu sequestrata dagli ustascia. A luglio, grazie ad un amico, ottenne un lasciapassare per Spalato, pagato 10000 dinari. Una volta a Spalato, si registrò con la moglie presso il Comune. Il 10 dicembre 1941 fu convocato dalla Questura e due giorni dopo fu costretto a lasciare Spalato. Fu così internato a Santa Maria del Taro – Tornolo (Parma). Trasferito in provincia di Vicenza il 2 maggio 1942. Internato a Caltrano. Domiciliato in via Roma n° 58. Dopo aver ascoltato la notizia dell’armistizio alla radio, il 10 settembre 1943, approfittando del caos del momento, si allontanò dal comune di internamento muovendosi verso Penne (Pescara) e 8 giorni dopo si spostò a Farindola perché voleva trovarsi il più vicino possibile al fronte nel tentativo di raggiungere gli Alleati. A causa dei radi dei tedeschi, lui e la moglie cambiarono nome. Vladimiro, così, acquisì il cognome di Volani. Il 12 giugno 1944 furono liberati dalle truppe polacche. Subito dopo i coniugi furono trasferiti con altri profughi a Bari. Lì ottenne un impiego presso il locale ufficio postale. Nel giugno 1945 tornarono a Caltrano per recuperare alcuni effetti personali, ma ne trovò solo una parte perché il resto era stato rubato. A luglio era a Milano. Da novembre l’UNRRA si fece carico dell’assistenza dei coniugi. Dall’aprile 1947 tornò a fare l’agente commerciale di cuoio. Si vedano i documenti presenti negli Arolsen Archives.
  • SCHULZER Elsa, di Enrico e di Adler Valeria, nata a Nova Gradisca il 12.03.1896. Coniugata con Wolmut Vladimiro. Sorella di Schulzer Stefania. Di nazionalità jugoslava. Proveniente da Spalato, internata a Tornolo (Parma). Trasferita in provincia di Vicenza il 2 maggio 1942. Si allontana dal comune di internamento l’11 settembre 1943.

 

  • HERLINGER Vladilsav (Ladislao), di Mavro Maurizio) e Malvina Hirschel, nato a Murska Sobata (Croazia) il 14.08.1906. Celibe. Impiegato privato. Di nazionalità jugoslava. Tradotto dalla Dalmazia a Canove il 22 novembre 1941. Trasferito a Caltrano e, successivamente, il 10.07.1943, a San Nazario. Si allontana dal comune di internamento l’11.09.1943. Il 06.08.1945 risulta a Taranto. Sempre nel 1945 è segnalato a Santa Maria al Bagno (LE). La moglie, Reiss Stefania, di Jak, nata a Zagabria, risulta a Bari il 01.10.1944. Risulta su una lista dell’IRO, con la moglie Stefica (nata a Zagabria il 28.10.1910), riportante i nomi dei rifugiati partiti il 4 luglio 1949 da Napoli, con la nave Skaugum, per l’Australia dove arrivarono il 28 luglio.

 

  • HERTMANN Paul, di Alberto e di Teresa Weinberger, nato a Zagabria il 16.08.1915. Avvocato. Di nazionalità jugoslava. Tradotto da Fiume a Vicenza il 25 novembre 1941. Si allontana dal comune di internamento l’11 settembre 1943.

 

  • JUNGWIRTH Lawoslav, di Bernardo e di Taussing Giuliana, nato a Belec il 26.09.1898. Commerciante; fotografo. Di nazionalità jugoslava. A Praga, dal gennaio 1938 al marzo 1940, si occupava di commercio di uova e burro. Nel giugno 1941 era a Zagabria, ad ottobre a Spalato. Tradotto da Fiume a Vicenza il 25 novembre 1941. Si allontana dal comune di internamento l’11 settembre 1943. Dal 21 settembre del 1943 al 20 giugno del 1944 rimane nel comune di Farindola, in provincia di Pescara. Si nascose in montagna aiutato dai contadini italiani. Passa anche per Lanciano, in provincia di Chieti, dove avvia la pratica per richiedere gli arretrati del sussidio. Qualche settimana dopo risulta a Bari. Nel 1947 era nel sanatorio dell’AJDC di Merano. All’IRO espresse il desiderio di emigrare in Uruguay, Australia o Paraguay. Si vedano i documenti presenti negli Arolsen Archives (cercando Jungwirth Leopold) da cui è tratta la foto qui presente.
  • JUNGWIRTH Giacomo, di Bernardo e di Taussing Giuliana, nato a Gelubevac il 08.04.1902. Commerciante. Di nazionalità jugoslava. Tradotto da Fiume a Vicenza il 25 novembre 1941. Si allontana dal comune di internamento l’11 settembre 1943.  Dal 21 settembre del 1943 al 20 giugno del 1944 rimane nel comune di Farindola, in provincia di Pesaro. Passa anche per Lanciano, in provincia di Chieti, dove avvia la pratica per richiedere gli arretrati del sussidio. Il 13 agosto 1945 è presente a Bari.

 

  • KATZ Israel, di Mendel e di Edels Kajla, nato a Dobrzyn l’01.11.1917. Professore agronomo (operaio)Di nazionalità jugoslava (polacca). Tradotto dalla Dalmazia a Canove il 22 novembre 1941. Trasferito a Caltrano. Il 9 luglio 1943 il prefetto di Vicenza propone l’internamento di Papo Puba e di Katz Israel in un campo di concentramento per la continua inadempienza delle prescrizioni (taglio di legna per conto terzi) e per il comportamento irriguardoso verso le autorità preposte alla loro sorveglianza. Si allontana dal comune di internamento l’11 settembre 1943. 

 

  • PAPO Naham, di Abramo e di Coen Sofia, nato a Zvornik (Bosnia) il 17.09.1894. Coniugato con Attias Blanka. Artigiano. Di nazionalità jugoslava (origine croata). Benestante. Tradotto da Fiume a Vicenza il 25 novembre 1941. Internato a Caltrano. Allontanato arbitrariamente dal comune di internamento l’11 settembre 1943. [Fonte: Cr; Fp1 (Caltrano, corrispondenza generale); Fp2; Ts2]
  • ATTIAS Blanka, di Haim e di Sara Levi, nata a Bugojno il 02.02.1898. Coniugata con Papo Naham. Casalinga. Di nazionalità croata. Tradotta il 25 novembre dalla Dalmazia a Vicenza. Internata a Caltrano. Si allontana dal comune di internamento l’11 settembre 1943.
  • PAPO Alberto detto Puba, di Naham e di Attias Bianca, nato a Sarajevo il 06.07.1921. Impiegato. Di nazionalità jugoslava (origine croata). Tradotto dalla Dalmazia a Canove il 22 novembre 1941. Trasferito da Roana a Caltrano per raggiungere i famigliari. Il 9 luglio 1943 il prefetto di Vicenza propone l’internamento di Papo Puba e di Katz Israel in un campo di concentramento per la continua inadempienza delle prescrizioni (taglio di legna per conto terzi) e per il comportamento irriguardoso verso le autorità preposte alla loro sorveglianza. Si allontana dal comune di internamento l’11 settembre 1943. Il 5 ottobre 1945 dichiara alla Prefettura di Roma di essere riuscito a passare la linea del fronte e a raggiungere Bari. Successivamente trasferito a Taranto è stato occupato per un anno presso la base navale inglese. Dal 20 settembre 1945 risiede a Roma.
  • PAPO Rossella, di Naham e di Attias Bianca, nata a Sarajevo il 09.10.1925. Studentessa. Di nazionalità jugoslava (croata). Tradotta il 25 novembre dalla Dalmazia a Vicenza. Internata a Caltrano. Si allontana dal comune di internamento l’11 settembre 1943.

 

  • SCHAECHTER (Schechter) Alice, di Jakob e di Herminia Steiner, nata a Osijek il 20.07.1909. Maestra di musica, professoressa di piano. Di nazionalità jugoslava (croata). Tradotta il 25 novembre dalla Dalmazia a Vicenza. Internata a Caltrano. Si allontana dal comune di internamento l’11 settembre 1943. Il 28 giugno 1946 è a Roma.

 

DATI

  • Internati totali: 15 (Papo Alberto e Papo Puba sono la stessa persona e quindi è stata eliminata la voce dedicata ad Alberto)
  • Maschi: 10
  • Femmine: 5
  • Nuclei familiari: 4
  • Persone sole: 4
  • Minorenni al 1943: 0
  • Deportati: 0
  • Sopravvissuti: 15
  • Nazionalità: 15 jugoslavi (di cui 2 di origini ungheresi).
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