Ebrei stranieri internati a Montecchio Maggiore

Ebrei stranieri internati a Montecchio Maggiore

 

  • BUCHWALD Emmerico, di Ernesto e di Adele Kohn, nato a Balaton Kiliti (Ungheria) il 18.02.1911. Coniugato con Gelb Geltrude. Direttore di fabbrica di seta. Di nazionalità croata. Domiciliato a Varasdin. Con l’occupazione tedesca viene internato nel campo di concentramento di Gospic. Fuggito dal campo, si nasconde per un mese nei dintorni attendendo che le truppe italiane giungano sul posto. All’arrivo degli italiani si consegna a loro e dopo tre mesi ottiene un salvacondotto per Porto Re. Giunto a Vicenza il 3 febbraio 1942. Dall’8 febbraio 1942 è internato a Montecchio Maggiore. Si allontana  dal comune di internamento per timore di un occupazione tedesca, Viene fermato il 6 agosto 1943 a Roma.  Per saperne di più sui Buchwald, si clicchi qui e si veda la storia ricostruita nel libro Vite in fuga.
  • GELB Gertrud, di Adolfo e di Giuseppina Singer, nata a Vienna il 07.09.1913. Coniugata con Buchwald Emmerico. Di nazionalità croata. Domiciliata a Varasdin. Con l’occupazione tedesca viene internata nel campo di concentramento di Gospic. Fuggita dal campo si nasconde per un mese nei dintorni attendendo che le truppe italiane giungano sul posto. All’arrivo degli italiani si consegna a loro e dopo tre mesi ottiene un salvacondotto per Porto Re. Giunta a Vicenza il 3 febbraio 1942. Dall’8 febbraio 1942 è internata a Montecchio Maggiore. Si allontana dal comune di internamento per timore di un occupazione tedesca. Viene fermata il 6 agosto 1943 a Roma.

  • BUCHWALD Pietro, di Emmerico e di Geltrude Gelb, nato a Varasdin il 17.05.1937. Di nazionalità croata. Domiciliato a Varasdin. Con l’occupazione tedesca viene internato nel campo di concentramento di Gospic. Fuggito dal campo si nasconde per un mese nei dintorni attendendo che le truppe italiane giungano sul posto. All’arrivo degli italiani si consegna a loro e dopo tre mesi ottiene un salvacondotto per Porto Re. Giunto a Vicenza il 3 febbraio 1942, proveniente da Porto Re. Dall’8 febbraio 1942 è internato a Montecchio Maggiore. Si allontana dal comune di internamento con i genitori. Viene fermato il 6 agosto 1943 a Roma.

 

  • DANNENBAUM Walter, di Siegmund (Sigismondo) e di Johanna Freudenberg, nato a Krefeld (Germania) il 27.10.1879. Commerciante. Di nazionalità croata. Ebreo di religione cattolica (battezzato il 22 dicembre 1942). Il suo nome è tra quelli dei 50 ebrei “internandi dalla Dalmazia” segnalati dalla Prefettura di Fiume il 22 novembre 1941 come “destinati a Vicenza”. L’elenco allegato è intitolato “Elenco dei detenuti ebrei tradotti a Vicenza il 21.11.1941”. Internato a Roana. Il 24 maggio 1942, la Prefettura di Vicenza comunicò al Ministero dell’Interno che dal 19 era stato ricoverato nell’ospedale civile e che, essendo indigente, le spese sarebbero state a carico dello Stato. Fu dimesso il 10 agosto 1942. All’8 settembre 1942 risale la nota del Ministero con cui prese nota del ricovero e pregò il prefetto a “seguire la pratica relativa affinché la degenza sia limitata al tempo strettamente necessario”. Fu trasferito a Montecchio Maggiore il 17 settembre 1942. Come segnalato il 20 settembre 1943 da Nicolò Trudu, maresciallo capo comandante la stazione dei Carabinieri di Montecchio, mentre gli altri internati si erano allontanati tra il 10 e l’11 settembre, Dannenbaum si trovava ancora lì, così come Kaufmann e Lipschutz, e si presentava regolarmente per la firma. Nel loro caso non fu necessario ritirare le carte d’identità perché loro stessi le distrussero. Si allontana dal comune di internamento il 12 dicembre 1943. Mentre gli altri fecero poi perdere le tracce, Dannenbaum si trovava ancora a Montecchio dopo l’ordine di polizia del 30 novembre 1943. Il 13 dicembre 1943, Alberto Gisondi, tenente comandante la tenenza dei Carabinieri di Valdagno, segnalò il suo arresto e il fatto che era stato accompagnato presso la Questura di Vicenza. Il suo nome è presente su un documento del campo di concentramento provinciale di Tonezza del Cimone datato 25 dicembre 1943. Non risulta, però, tra gli ebrei consegnati ai tedeschi il 30 gennaio 1944 né è indicato ne Il libro della memoria e nel database dello Yad Vashem.

 

  • JAGODA Jakob, di Hirsch e di Szya Mala, nato a Varsavia il 03.12.1897. Coniugato con Szterenlicht Taube. Cappellaio e commerciante. Di nazionalità polacca. Arrivò in Italia, a Milano, nel 1939. Nel febbraio 1940 si spostò con la famiglia in Jugoslavia. Dopo l’arrivo di tedeschi e italiani, si trasferì a Spalato. Tradotto da Fiume a Vicenza il 25 novembre 1941. Il 10 dicembre si trovava come internato a Lusiana. Dopo diverse richieste di trasferimento andate a vuoto (Albettone, Camisano Vicentino, Lonigo), il 4 novembre 1942 ottenne il trasferimento a Montecchio Maggiore. Si allontanò dal comune di internamento l’11 settembre 1943. Si diresse verso Bari ed entrò nell’esercito polacco. Il 1° maggio 1947 fu smobilitato. Quando si rivolse all’IRO era ancora a Bari. Chiese di poter emigrare in Australia o negli Stati Uniti. Si vedano i documenti presenti negli Arolsen Archives

 

  • SZTERENLICHT Taube (Tauba), di David e Sara Kac (Kartz), nata a Varsavia il 27.06.1897. Coniugata con Jagoda Jakob. Casalinga. Di nazionalità polacca. Tradotta da Fiume a Vicenza il 25 novembre 1941. Il 15 ottobre 1942 chiede di essere trasferita a Montecchio Maggiore dove arriva il 4 novembre 1942. Si allontanata dal comune di internamento l’11 settembre 1943. Risulta a Casamassima (BA) nel marzo 1945.

  • JAGODA Jehoszua, di Jakob e di Szterenlicht Taube, nato a Varsavia il 24.02.1936. Di nazionalità polacca. Tradotto da Fiume a Vicenza il 25 novembre 1941. Trasferito il 4 novembre 1942 a Montecchio Maggiore. Si allontana dal comune di internamento l’11 settembre 1943. Risulta a Casamassima (BA) nel marzo 1945.

 

  • LIPSCHÜTZ Jankiel (Giacomo), di Eisig e di Rosa Horosovska, nato a Skole (Polonia, oggi Ucraina) il 22.11.1908. Ingegnere. Apolide. A Fiume dal 1930, era residente in via Pomerio 23. a Fiume dal 1930, coadiuvava il fratello Alessandro nell’azienda di famiglia. Nel gennaio 1941 fu internato nel campo di Notaresco (TE). Dal 23 dicembre1942 fu internato a Montecchio. Alloggiò presso le sorelle Tecchio. Si allontanò dal comune di internamento il 3 dicembre 1943. Nel dopoguerra risiedeva a Milano dove è morto nel 1961.

 

  • MAJ Marianna, di Simone e di Rosa Bensinger, nata a Manheim il 29.05.1886. Vedova Kauffman. Di nazionalità tedesca. Munita di passaporto n° 683/39 rilasciato a Lubiana il 15 aprile 1939 valevole fino al 14 aprile 1940. Fermata alla frontiera di Buccari dagli ustascia, il 14 maggio 1941 è presa in consegna dai carabinieri di Abbazia. Internata a Montecchio dal 28 febbraio 1942. Si allontana dal comune di internamento il 12 dicembre 1943. Per maggiori informazioni, clicca qui.

  • KAUFFMAN Kurt, di Isidoro (Lodovico) e di Marianna Maj, nato a Manheim il 06.03.1912. Di nazionalità tedesca. Munito di passaporto n° 442/39 rilasciato a Lubiana il 20 febbraio 1939 valevole fino al 19 febbraio 1941. Fermato alla frontiera di Buccari dagli ustascia, il 14 maggio 1941 è preso in consegna dai carabinieri di Abbazia. Internato a Montecchio dal 28 febbraio 1942. Si allontana dal comune di internamento il 12 dicembre 1943. Fuggito in Svizzera.

 

  • NUSSBAUM Carlo, di Emanuele e di Emilia Blitzer, nato a Ludbreg (Croazia) il 02.06.1889. Coniugato con Glaser Felicita. Ingegnere meccanico. Di nazionalità croata. Proveniente da Lubiana con foglio di via obbligatorio del 1° agosto 1942. Internato a Montecchio dal 19 agosto 1942. Si allontana  dal comune di internamento l’11 settembre 1943. Il 10.10.1944 risulta a Roma.

  • GLASER Felicia, di Giacomo e di Giovanna Mahovska (Makovoscka), nata a Sierpec (Croazia) l’08.04.1912. Coniugata con Nussbaum Carlo. Maestra di pianoforte. Di nazionalità croata. Proveniente da Lubiana con foglio di via obbligatorio del 1° agosto 1942. Internata a Montecchio dal 19 agosto 1942. Si allontana  dal comune di internamento l’11 settembre 1943.

 

  • RECHNITZER Ziga, di Hinko e di Anna Brickner, nato a Zalaleve (Ungheria) il 04.03.1870. Coniugato con Mozes Adele. Di nazionalità croata. Internato a Montecchio dal 16 dicembre 1942 proveniente da Fiume. Dopo la morte della moglie, intende raggiungere la nuora e i nipoti ad Aprica (Sondrio), ma essendo malato è ricoverato nella locale Casa di riposo. Muore il 15 marzo 1943 presso l’Ospedale Civile. 
  • MOZES Adele, di Bernardo e di Flora Kornizer, nata a Belevar (Croazia) l’08.08.1876. Coniugata con Rechnitzer Ziga. Di nazionalità croata. Internata a Montecchio dal 16 dicembre 1942 proveniente da Fiume. Deceduta il 6 gennaio 1943 nell’Ospedale Civile di Montecchio.

 

  • SAGI Nicolò, di Giulio (già Schlesinger) e di Francesca (Fanny) Abeles, nato a Fiume il 28.01.1896. Coniugato con Kubak Elisabetta, nata il 1°.10.1901 a Budapest. Impiegato privato (magazziniere). Apolide (di origine ungherese). Domiciliato a Fiume in via Gradinata sasso bianco n. 5. Italiano dal 1924, perde la cittadinanza a seguito delle leggi razziali. Il 19 giugno 1940 è fermato dalle autorità italiane e il 19 luglio è internato nel campo di concentramento a Campagna (Salerno). Passato all’internamento libero giunge a Montecchio il 3 luglio 1942. Il 26 luglio chiede di riottenere la cittadinanza italiana nonché la revoca dell’internamento. Il 1° maggio 1943 ottiene il permesso di rientrare a Fiume e ricongiungersi alla moglie ed al figlio. Viene arrestato a Fiume il 19 marzo 1944 da tedeschi. Detenuto a San Sabba, è deportato ad Auschwitz il 29 marzo 1944. Matricola 179606. Fu ucciso il 6 ottobre 1944 in quanto protagonista della rivolta del sonderkommando. Il padre, Giulio Sagi è deceduto a Fiume ed è sepolto nel Cimitero israelitico di Cosala. La madre, Fanny Abeles, fu arrestata a Fiume nel gennaio 1944 da tedeschi. Detenuta a S. Sabba, il 29.03.1944 fu deportata ad Auschwitz dove fu uccisa all’arrivo il 04.04.1944. Il figlio, Luigi, nato a Fiume il 26.04.1925, fu arrestato a Fiume il 20 marzo 1944 e portato nel carcere di Sussak dove rimase dieci giorni, prima di essere deportato a Birkenau (numero di matricola 179605) dove rimase fino al 25 gennaio 1945. Subito dopo era a Cracovia. Il 20 aprile arrivò a Oradea Mare (Romania). Il 3 maggio era a Szinyei Merse 19 a Budapest. Il 13 agosto arrivò in Austria per pochi giorni perché ripartì per Fiume. Gravemente ammalato, dal 5 settembre, fu ricoverato nel sanatorio di Milano e poi in quello di Merano. La moglie di Nicolò, Elisabetta Kubak, fu arrestata e portata a San Sabba, ma poi venne rilasciata il 17 maggio 1944 in quanto cristiana. Nel 1950 fu assunta al sanatorio di Merano in qualità di Capo Lavanderia. All’IRO Elisabetta e Luigi chiesero di emigrare in Canada, Australia o Stati Uniti. Per maggiori dettagli relativi ad Elisabetta e a Luigi si vedano i documenti presenti negli Arolsen Archives da cui sono tratte le foto di Luigi ed Elisabetta.

 

  • SCHWARZ Giulio, di Giuseppe e di Maria Ernst, nato a Graz il 14.09.1881. Divorziato da Koppel Inge. Negoziante (rappresentante in tessuti). Di nazionalità croata. Domiciliato a Zagabria in via Boskoviceca, n° 8. Successivamente residente a Lubiana dal 29 giugno 1941 al 5 giugno 1942. Proveniente da Lubiana il 5 giugno 1942. Internato a Montecchio dal 17 giugno 1942. Residente a Montecchio in via Lorenzoni 18. Si allontana dal comune di internamento l’11 settembre 1943. Risulta a Bari nell’agosto 1944.
  • HLAWATSCK Elena, di Alfredo e di Beatrice Holub, nata a Linz (Vienna) il 19.05.1905. Divorziata Siegmund. Di nazionalità tedesca. Nipote di Schwarz Giulio. Partita da Lubiana con foglio di via del 19 settembre 1942. Internata a Montecchio dal 26 settembre 1942. Si allontana dal comune di internamento l’11 settembre 1943.
  • SCHWARZ Gerda, di Giulio e di Ingeborg Koppel, nata a Graz il 25(23).03.1919. Coniugata con Pugelj Miroslav. Casalinga. Di nazionalità croata. Proveniente da Lubiana il 5 giugno 1942. Internata a Montecchio dal 17 giugno 1942. Residente a Montecchio in via Lorenzoni 18. Dichiarando di essere «ariana» perché figlia di madre «ariana» e coniugata con «ariano» le viene revocato dal Ministero dell’Interno il provvedimento d’internamento (con risposta del 23 aprile 1943). Risiede a Vicenza in via San Rocco n° 9. Nell’agosto 1943 si trasferisce nuovamente dal padre a Montecchio, dopo essere stata fino al 30 luglio presso l’Albergo Roma. Il 29 agosto 1943 chiede di poter rimanere col padre, in quanto al sesto mese di gravidanza.

 

  • SOMMER Antonio, di Lavoslav e di Ida Mautner, nato a Cernik Cortiso il 26.10.1894. Coniugato con Buchbinder Olga. Di nazionalità croata. Giunto il 9 luglio 1942 da Lubiana a Montecchio Maggiore. Allontanato arbitrariamente dal comune di internamento l’11 settembre 1943. Il 26 giugno 1945 è presente a Bari.
  • BUCHBINDER Olga, di Armido e Giuseppina Schwarz, nata a Vienna il 26(27).06.1895. Coniugata con Sommer Antonio. Di nazionalità croata. Giunta il 9 luglio 1942 da Lubiana a Montecchio Maggiore. Si allontana dal comune di internamento l’11 settembre 1943. Il 26 giugno 1945 è presente a Bari.

 

  • UNGAR Janette, di Giuseppe e Annita Bloch, nata a Vienna il 22.01.1894. Coniugata con Unreich Jaques, internato a Nocera Inferiore. Casalinga. Di nazionalità austriaca. In Italia dal 1940. Già a Roma, fu internata a Montecchio dal 16 novembre 1941. Dimorava a Montecchio in una stanza sopra al Caffè Moderno. Nel dicembre 1941 fece domanda di trasferimento a Salerno od in altre località. Si allontanò dal comune di internamento l’11 settembre 1943. Fuggì verso Bari dove rimase con l’assistenza dell’UNRRA. Nel luglio 1946 era a Udine, in via Gorizia, 51. All’IRO dichiarò che voleva rimanere in Italia. Si vedano i documenti presenti negli Arolsen Archives.
  • UNREICH Herta, di Jaques (Giacomo) e Janette Ungar, nata a Vienna l’08.08.1916. Coniugata con Ungar Jaques. Casalinga. Proveniente da Roma. Internata a Montecchio dal 16 novembre 1941. Dimorante a Montecchio in una stanza sopra al Caffè Moderno. Nel dicembre 1941 fece domanda di trasferimento a Salerno od in altre località. Si allontana dal comune di internamento l’11 settembre 1943. Risulta a Bari.

 

 

DATI

  • Internati totali: 22
  • Maschi: 12
  • Femmine: 10
  • Nuclei familiari: 10
  • Persone sole: 3
  • Minorenni al 1943: 3
  • Deportati: 1 (oltre a 2 ebrei deceduti durante l’internamento)
  • Sopravvissuti: 19 
  • Nazionalità: 8 jugoslavi (di cui 2 di origini ungheresi, 1 di origini austriache), 6 austriaci (di cui 1 sposata con uno jugoslavo), 4 polacchi, 3 tedeschi,  1 ex italiano (di origini ungheresi)
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