Dall’Agnol Silvia Giovanna in Rech
(A cura di Paolo Baretta)
Dall’Agnol Silvia Giovanna nacque il 10.06.1908 a Cismon del Grappa, un paesino in provincia di Vicenza, da Benedetto Alessandro e Grando Angela, e fu domiciliata a Fastro di Arsiè, nel bellunese.
È descritta come:
“Di statura media e corporatura robusta, capelli castani lisci, fronte alta, occhi grigi, viso tondo, naso rettilineo, labbra spesse, mento tondo, colorito roseo, bocca media, veste decentemente”. (Scheda biografica Casellario Politico Centrale n.29009)
Silvia non visse mai a Cismon, tanto che non compare nemmeno nei registri comunali anagrafici, infatti nacque in quella località mentre i suoi genitori furono di passaggio nel tornare ad Arsiè, come riportato dalla nota della Regia Prefettura di Vicenza n.03339 del 18.08.1932; successivamente si trasferì con la famiglia, nel 1914, nel comune di San Cirpiano di Roncade, un paesino alle porte di Treviso, qui conobbe il suo futuro marito Giacomo Rech, con il quale espatriò in Francia, più precisamente a Lot et Garonne Mezin, vicino Tolosa.
La Dall’Agnol fu schedata la prima volta il 03.06.1931 come antifascista per via di un episodio successo il giorno precedente:
“Mentre nel pomeriggio di ieri, verso le ore 16 gli alunni stavano cantando gli Inni della Patria e tra questi l’Inno Fascista nel locale adibito alla scuola di Mezin, un certo Rees e la rispettiva moglie, attraversando abusivamente la tenuta del Dr. Zanotti in prossimità della casa patronale, incominciarono ad insultare con gli epiteti più volgari l’Italia, il Duce ed il Fascismo, nonché l’insegnamento della signorina Zanotti”. (Telespresso n.3959/195 del Regio Consolato Generale di Tolosa datato 03.06.1931)
Il Rech, D’altro canto, era già noto alle autorità come elemento antinazionale e antifascista per eccellenza e sistematico denigratore di tutto ciò che è italiano, tanto che era solito mostrarsi in pubblico con cravatte rosse e professare ideali socialisti; nel 1933, inoltre, i coniugi Rech-Dall’Agnol vennero iscritti alla Rubrica di Frontiera dopo esser stati perquisisti e segnalati.
Dopo tali avvenimenti Silvia e Giacomo si trasferirono a Condom, dove lei svolse l’attività di casalinga e lui la pressione di calzolaio; ma non vendettero la casa a Lot e Garonne, infatti in alcune note ministeriali si evince che la coppia visse in entrambe le case in periodi alterni, forse per eludere la stretta sorveglianza alla quale erano sottoposti, soprattuto il Rech, infatti mantennero un comportamento ed una condotta politica rispettabile per non dare appunto nell’occhio e attirare sguardi indiscreti.
Dal 1935 la Dall’Agnol non fece più avere sue notizie all’unico suo parente ancora in vita, lo zio materno Grando Alfonso.
La Coppia fu tenuta sotto sorveglianza continua fino al 27.04.1943.
Fonti:
- Database Cpc
- Acs, Ministero dell’Interno, Direzione generale pubblica sicurezza (1861-1981), Divisione affari generali e riservati. Uffici dipendenti dalla sezione prima (1894-1945), Casellario politico centrale 1894-1945. Fascicoli personali 1894.1945, b. 1583, Silvia Dell’Agnol