Busatta Paolina
(pagina a cura di Anna Brunello)
Paolina Busatta, figlia di fu Angelo e Filomena Scalcon, nacque a Marostica (VI) il 29.09.1896. Ebbe domicilio – e residenza – a Marostica (Via Rovereto Alto n. 41), dove lavorò come cappellaia.
Le forze dell’odine conoscevano già la sua famiglia: la madre venne più volte condannata per contrabbando di tabacco, finendo a scontare un anno di vigilanza speciale, mentre il fratello Marco fu sorpreso più volte nel compiere reati comuni.
Busatta, assieme alla collega Maria Chimello, il 20.08.1927 si rese responsabile di offese al Primo Ministro, risultando nel suo inserimento nella lista dei sovversivi del Casellario Politico Centrale, sotto la denominazione di antifascista.
Il 6.09.27 il Pretore di Bassano la condanò a 6 mesi di detenzione e al pagamento di 500 lire di multa. Il tribunale di Vicenza, in data 22.10.1927, assolse la ragazza dal suddetto reato per non averlo commesso e, il 17.01.1940, il Prefetto di Vicenza chiese di eliminarla dalla lista dei sovversivi. La richiesta venne ufficializzata il 22.01.1940.
Fonte
- Acs, Ministero dell’Interno, Direzione generale pubblica sicurezza (1861-1981), Divisione affari generali e riservati. Uffici dipendenti dalla sezione prima (1894-1945), Casellario politico centrale 1894-1945, Fascicoli personali 1894.1945, b. 904, Busatta Paolina.
- Database del Cpc