Anna Sala

Anna Sala

Foto tratta dal sito dello Yad Vashem

 

Anna Sala, classe 1921, all’epoca dei fatti era una studentessa di 22 anni iscritta all’Università di Venezia. Di famiglia antifascista, Anna era già attiva nel movimento clandestino Giustizia e Libertà.

Conoscendo la famiglia Nissim-Levi, nell’autunno del 1943 contattò il Paolo Nissim, rabbino di Padova, convincendolo a fuggire con la moglie Ada Levi, i loro figli, Lea (4 anni) e Daniel (2 mesi), la madre di Ada, Gemma Levi, e la sorella di Ada, Anna Levi. L’idea era quella di attraversare il confine con la Svizzera.

Anna poté consegnare alla famiglia Nissim-Levi dei documenti falsi grazie all’opera di Calogero Marrone, alto funzionario dell’anagrafe del comune di Varese. Marrone, a sua volta Giusto tra le Nazioni, fu arrestato il 7 dicembre 1943 e assassinato a Dachau.

Con i documenti falsi, Anna li accompagnò in treno a Varese il 26 novembre 1943. Tuttavia, quando giunsero al confine, Anna si accorse che la notte prima un’intera famiglia era stata catturata lì. Anna ripiegò così su un nascondiglio sicuro nell’abitazione dell’ingegner Giacinto De Grandi nel paese di Cunardo (provincia di Varese) dove rimasero fino alla liberazione.

Anna si occupò di loro e ogni settimana portava cibo e vestiti, ma anche i giocattoli per i bambini. Riuscì a ottenere dei buoni pasto per la famiglia ospitante e, una volta, portò un passeggino per il bambino.

Anna Sala ha aiutato anche le sue amiche di Venezia, Tina e Dora Jesurum, ad attraversare il confine con la Svizzera.

Il 7 agosto 2000, Yad Vashem ha riconosciuto Anna Sala come Giusta tra le Nazioni.

Anna si è spenta Il 16 gennaio 2020 nella casa di riposo “La Risaia” di Marcignago.

Si veda il file dedicato ad Anna Levi utilizzato per il progetto del 2017 sui bambini ebrei della scuola elementare “Ardigò” di Padova.

 

Fonti:

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