Ida Brunelli Lenti

Ida Brunelli Lenti

Foto tratta dal sito dello Yad Vashem

 

Gli ungheresi Kalman Toth e Yuzzi Galambos arrivarono in Italia nel 1930 ed erano entrambi artisti: ballerini e musicisti. Yuzzi aveva anche lavorato come traduttrice e teneva  lezioni private di tedesco. In Italia nacquero i tre figli della coppia: Fiorenza (poi Judit Adler) nel 1929, Lisetta nel 1930 e Alessandro-Sandro (diventato poi Zvi Yanai, ex direttore generale del Ministero della Scienza e della Tecnologia in Israele e noto scrittore) nato il 9 giugno 1935 a Pescara.

Anche la famiglia Toth dovette affrontare le leggi razziali che prevedevano l’espulsione degli ebrei stranieri e il successivo inizio della guerra. Nel 1940 Kalman tornò in Ungheria per capire se poteva sistemarsi lì con tutta la famiglia. Kálmán fu costretto ad arruolarsi nell’esercito ungherese, ma per le sue precarie condizioni di salute fu ricoverato in un ospedale, dove nel giro di pochi mesi morì. In effetti dal 1942 la moglie, spostatasi con i figli a Castiglion Fiorentino (Arezzo), non riuscì più a mettersi in contatto con lui.

A Castiglione Yuzzi aveva un aiutante, una baby-sitter all’epoca quindicenne, ossia Ida Brunelli, considerata come un vero e proprio membro della famiglia. Ida non sapeva che la famiglia fosse ebrea né poteva capirlo dai dettagli della vita quotidiana. A differenza dei bambini, Ida non sapeva, inoltre, che Yuzzi aveva un fratello in Israele.

Nel 1943, Yuzzi ebbe seri problemi cardiaci e morì di angina pectoris nel gennaio 1944. Sul letto di morte, implorò Ida di prendersi cura dei suoi tre figli destinati a rimanere soli. Solo a quel punto Yuzzi disse a Ida che erano ebrei consegnandole anche un documento che lo dimostrava. Ida mantenne sempre il segreto e a quel punto divenne l’unico punto di riferimento per i bambini.

A causa delle difficili condizioni economiche, Ida decise di portare i bambini da sua madre, Maddalena, che viveva a Monselice dove Ida era nata nel 1920. I bambini furono presentati come rifugiati ungheresi senza ovviamente rivelare che fossero ebrei. Non potendo comunque provvedere da sola ai tre bambini, Ida si rivolse al podestà, Bruno Barbieri al quale rivelò la vera identità dei bambini. Non senza l’aiuto di altre persone (l’insegnante Silvia Vincenzina Turolla, don Aldo Pesavento, il medico Marcello Minorello e l’arciprete Mons. Luigi Gnata), i bambini furono portati all’Orfanotrofio Sant’Antonio dei Frati del Santo a Noventa Padovana. Ida era in pratica l’unica tutrice dei bambini e andava a far loro visita regolarmente.

Dopo la guerra contattò i soldati della Brigata Ebraica che cercavano orfani ebrei nascosti in tutta Italia. Uno dei soldati, Shlomo (Sever) Rovitz, ricorda ancora quel giorno del giugno 1945 quando Ida apparve con tre bambini nel campo militare di Santa Colomba, vicino a Siena. Gli disse che i bambini erano ebrei e descrisse ciò che avevano passato. Rovitz trascorse un po’ di tempo con i bambini, verificando la storia di Ida da cui fu estremamente colpito per il coraggio e la dedizione mostrati. Ida era riluttante a lasciare i bambini e voleva assicurarsi che fossero al sicuro a bordo della nave in partenza da Napoli. Così per un mese intero vagò con i bambini da un campo all’altro finché non fu certa che fossero in buone mani.

Nel 1950 Ida scrisse una lettera al rabbino capo di Roma, raccontandogli la sua storia. Il settimanale ebraico italiano Israel pubblicò un articolo intitolato “Un caso di coscienza”. Ida visse in modo molto modesto, si sposò tardi e non ebbe figli suoi.

Il 24 febbraio 1993 Yad Vashem ha riconosciuto Ida Lenti come Giusta tra le Nazioni.

Nel 1998 fu invitata a Gerusalemme dallo Stato d’Israele come componente di una delegazione di cinquanta Giusti tra le Nazioni provenienti da vari paesi, giunti per le celebrazioni del 50° anniversario dello Stato d’Israele. In quella circostanza, sotto gli occhi di Alessandro (Zvi Yanai), Fiorenza (Yehudith Adler) e Lisetta (Miriam Lizeti Colombi) Ida Lenti Brunello ebbe l’altissimo onore di deporre l’omaggio floreale al Memoriale dello Yad Vashem, dove presso la Tenda della Rimembranza, arde la fiamma perenne in ricordo dei milioni di ebrei caduti vittime della Shoah.

Ida Lenti Brunello si è spenta a Torino nel 2008.

Nel 2010 è stata inserita nel Giardino dei Giusti del Mondo di Padova.

Monselice, la sua città natale, le ha dedicato una lastra di bronzo realizzata dall’artista Luigi Masin che la rappresenta insieme ai tre bambini di cui si è presa cura.

 

Fonti:

La copertina del libro di Zvi Yanaui, pubblicato da Bompiani nel 2008, a cui fa riferimento l’articolo di Maurizia Morini. Sandro Toth è morto il 16 dicembre 2013 (foto: Wikipedia – CC BY-SA 3.0).

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