Gustavo Badini e Rosanna Andreon

Gustavo Badini e Rosanna Andreon

Gustavo Badini. Foto tratta dal sito dello Yad Vashem

Dopo l’entrata in guerra dell’Italia, nel giugno 1940, Giuseppe Gesuà sive Salvadori (nato a Venezia il 12.03.1905, aveva un grande deposito di ferro per la raccolta dei rottami), la moglie Regina Navarro e i figli Moisè-Marco (nato a Venezia il 21.07.1928) e Vittorio (Venezia, 1931), erano stati costretti a lasciare Venezia e furono confinati a San Donà di Piave dove c’era anche la famiglia Cesana. 

La famiglia Salvadori. Foto tratta dal sito dello Yad Vashem

 

Non molto tempo dopo che i tedeschi occuparono l’Italia, Giuseppe incontrò il conte Gustavo Badini (nato nel 1909) e gli chiese aiuto. Il conte Badini era il comandante di una cellula di resistenza (era gregario nella Brigata “Badini”) nella zona e si era guadagnato la reputazione di persona che si sforzava di aiutare le persone in difficoltà, indipendentemente dal loro background religioso.

La famiglia Salvadori si rifugiò prima a San Vito di Valdobbiadene e poi dai Badin che li avevano invitati a soggiornare nella loro casa di Zenson di Piave (TV), dove vissero con Rosanna Andreon (nata nel 1912, morta il 29.09.1992) e i figli, Alvise e Andreina. I Salvadori furono ospitati in soffitta e furono presentati ai vicini come una famiglia sfollata da Venezia a causa dei bombardamenti aerei di quella città. Badini ha fornito loro anche documenti falsi e tessere annonarie. Alla fine di novembre del 1944, il conte Badini fu arrestato e imprigionato a San Donà di Piave per poi essere giustiziato il 10 dicembre 1944. Dopo la sua morte, la vedova Rosanna continuò ad occuparsi dei Salvadori fino all’aprile 1945.

Anche Marco (Moisè) Salvadori, dopo aver conosciuto Miro (Vladimiro) Vidòt (poi deportato in Germania; è sopravvissuto), cominciò a svolgere attività partigiana diffondendo  i periodici “Il Lavoratore” ed “Il Partigiano”. Dopo la morte di Badini, Marco Salvadori prese attivamente parte alla lotta di liberazione prestando servizio come gregario nella Brigata “Badini” con la quale partecipò a diverse azioni di guerriglia nella zona del Piave. Dopo la Liberazione, tornò a Venezia insieme alla famiglia e lavorò nel negozio del padre. Nel secondo dopoguerra si iscrisse alla Federazione Comunista. Si è spento il 22 novembre 2010 a Venezia.

Tessera di riconoscimento di Marco Salvadori. Foto tratta dal sito dello Yad Vashem

Il 2 novembre 2011, Yad Vashem ha riconosciuto Gustavo e Rosanna Badini come Giusti tra le Nazioni.

 

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