Regina e Giovanni Bettin

Regina e Giovanni Bettin

Regina e Giovanni Bettin

Foto tratta da www.padovanet.it

 

Una storia di salvezza che non riguarda gli ebrei internati in provincia di Vicenza, ma che comunque è collegata con il territorio è quella dei signori Bettin.

Regina e Giovanni Bettin vivevano a Padova con i loro due figli, Egidio di diciotto anni e Dalmina di undici anni. Regina gestiva una trattoria in Borgo S. Croce, Giovanni lavorava in una azienda che produceva materiale per le ferrovie.

Regina era stata bambinaia a Venezia presso la famiglia Sacerdoti ai cui bambini, Lia, di undici anni, e Michele, di otto, era molto affe­zionata.

Quando venne a sapere che a Padova era passato il treno degli ebrei romani catturati il 16 ottobre 1943, cercò la signora Sacerdoti e si offrì di tenere con sé i bambini.

La famiglia Sacerdoti si trovava allora nel paesino di Barbarano in provincia di Vicenza dove di solito passava le vacanze estive. Era stata avvisata di non tornare a Venezia, dove il presidente della co­munità ebraica Jona si era suicidato e nuvole scure si addensavano sul futuro di tutti gli ebrei.

Lia e Michele Sacerdoti andarono a vivere a Padova nella casa di Regina Bettin che disse a tutti che i bambini erano i suoi nipoti.

Poi, per via degli intensi bombardamenti sulla città, Regina portò i quattro bambini, due suoi e due dei Sacerdoti, presso suo cognato in campagna (Mellaredo di Pianiga) e, in seguito, dovette mandarli per un periodo di quaranta giorni a casa di un’amica, Lea Tonello, che abitava vicino a Belluno.

Dopo otto mesi di convivenza presso i Bettin, i figli dei Sacerdoti, il 16 giugno del 1944, lasciarono la famiglia perché il papà, Edmondo, era riuscito a ottenere documenti falsi. Tutti in­sieme si trasferirono a Schio, vivendo, fino alla Liberazione, in un piccolo appartamento.

La famiglia Sacerdoti non dimenticò mai l’affetto e il coraggio di Regina Bettin.

Il 4 ottobre del 1944, Yad Vashem ha riconosciuto Regina e Giovanni Bettin come Giusti tra le Nazioni. Dossier 2808

Nel 2009 Giovanni e Regina Bettin sono stati inseriti nel Giardino dei Giusti del Mondo di Padova.

 

Fonti

  • Israel Gutman, Bracha Rivlin, Liliana Picciotto (a cura di), I giusti d’Italia. I non ebrei che salvarono gli ebrei. 1943-1945, Arnoldo Mondadori, Milano 2006, pp. 45-46. 
  • Maria Teresa Sega, Il banco vuoto. Scuola e leggi razziali. Venezia 1938-1945, Cierre, Sommacampagna 2018, p. 116.
  • Database dello Yad Vashem.
  • Pagina dedicata ai Bettin sul sito www.padovanet.it.
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