Giovanni Vicentini

Giovanni Vicentini

Ariano nel Polesine, 2 maggio 1920 – Peraga di Vigonza, 28 aprile 1945

 

Figlio del fu Ultimo e di Teresa Zambotti, Giovanni nacque ad Ariano nel Polesine il 2 maggio 1920. Al momento dell’iscrizione al secondo anno della Facoltà di Scienze (laurea in Chimica Industriale; matricola 191/35), nell’Anno Accademico 1942-1943, Giovanni risultava residente in via San Giovanni di Verdara 22 a Padova. Franco era stato considerato idoneo al servizio militare. Inoltre aveva indicato di essere iscritto al GUF di Rovigo. Dal modulo di iscrizione apprendiamo che la madre, che in quel momento aveva 47 anni, era una maestra, mentre il nonno paterno aveva la licenza dell’istituto Tecnico inferiore ed era un impiegato alle poste, stesso lavoro del padre, deceduto, che aveva frequentato fino al 5° ginnasio. Giovanni aveva due sorelle che erano arrivate alla scuole media.

Dal modulo di iscrizione, datato 24 novembre 1941, si evince che aveva frequentato il primo ano di Università a Bologna ed infatti il 16 novembre 1941 aveva ottenuto il foglio di congedo dall’università felsinea dove si era iscritto per l’AA 1940-1941 pagando le seguenti tasse: 300 £ per l’immatricolazione (pagata in data 15.10.1940), 212,50 £ per la prima rata (15.10.1940), per la seconda (28.01.1941), la terza e la quarta (26.04.1941). Il 15.10.1940 pagò anche le due rata della sopratassa annua d’iscrizione da 75 £ l’una, la prima rata della sopratassa di Esame, sempre di 75 £, e il contributo per le opere sportive e assistenziali di 25 £. La seconda rata della sopratassa di esame fu invece pagata il 26.04.1941. Giovanni aveva seguito gli esami obbligatori di Chimica generale ed inorganica, Preparazioni chimiche, Istituzioni di matematica, Mineralogia, Esercitazioni di Fisica (1° corso), Fisica sperimentale (1° corso), Cultura militare (1° corso). Il 24 aprile 1941 sostenne l’esame di Esercitazioni di Fisica (voto 18) e il 21 maggio 1941 quello di Preparazioni chimiche (voto 24). All’inizio del secondo anno, in data 11.11.1941, prima quindi del trasferimento a Padova, aveva pagato la prima rata della tassa di iscrizione (212 £), della sopratassa annua di iscrizione (75 £) e il contributo per le opere sportive e assistenziali (25 £). 

Va ricordato che Giovanni si era diplomato al Regio Liceo Scientifico P. Paleocapa di Rovigo. Il diploma, rilasciato il 13 settembre 1940, riportava i seguenti voti nelle materie d’esame: 6 in Cultura militare, Lettere latine, Lettere greche, Lingua e letteratura straniera (Inglese), Filosofia ed elementi di diritto ed economia, Matematica e fisica, Scienze naturali, chimica e geografia, Disegno; 7 in Storia. Nella sessione estiva Giovanni superò la prova di Educazione fisica con la votazione di 6.

Una volta a Padova, Giovanni chiese un certificato di iscrizione (5 settembre 1942) per uso militare e un altro “con preghiera di specificare i tre esami finora sostenuti” (Laboratorio di Fisica I e II anno, Laboratorio di Chimica I anno).

Da una richiesta all’Università firmata dalla madre il 25 ottobre 1942, scopriamo che Giovanni stava prestando il servizio militare presso il IV Reggimento di Artiglieria contraerea di Mantova. La madre chiese al nome del figlio un certificato con gli esami sostenuti, sempre per uso militare. La conferma relativa al servizio militare arriva anche da una dichiarazione del Tenente Colonnello A. Di Lorenzo che attestò che Giovanni era stato chiamato alle armi il 7 agosto.

Un anno dopo, il 26 febbraio 1942, Giovanni si iscrisse al III anno. Nel fascicolo personale ci sono i dati relativi anche al IV anno. Il 29 febbraio 1944 chiese un certificato di frequenza con l’elenco degli esami sostenuti, mentre il 23 giugno 1944 Giovanni, dopo l’istanza presentata il 6 maggio, si vide restituire 292,5 £ (tassa di iscrizione di 212,50 £ e i contributi per rotture e guasti di 80 £) che aveva erroneamente pagato due volte.  

A quel 1944 appartiene anche un altro documento datato 1° maggio. Si tratta della copia dell’attestazione di appartenenza di Giovanni alla Difesa Territoriale del Friuli. In quel momento, infatti, Giovanni si trovava a Verzegnis, come da ordine del 7 dicembre 1943, “per servizio militare di guerra e per la difesa territoriale nella zona d’Operazioni ‘Litorale Adriatico’ (…)”. Il documento continua dicendo che Giovanni “non deve essere richiesto e obbligato come aiuto volontario nella Wehrmacht dell’Armata, Wehrmacht di Marina, Wehrmacht dell’Aviazione, Organizzazione Todt e per la nuova Armata Italiana e la Milizia”. La dichiarazione era firmata dall’SS-Oberfuhrer Feil. La stessa intestazione conferma il quadro generale del documento: “Der Höhere SS-u. Polizeiführer in der Operationszone Adriatisches Küsteland Der Beauftragte fur die Provinz Udine”.

Il 17 gennaio 1945, mentre era a Verzegnis, Vicentini chiese l’ammissione al V anno della laurea in Chimica industriale. Non ci sono altre informazioni sullo studente Giovanni Vicentini, ma il 3 maggio 1945 la madre, residente presso Tognato in via Roma a Montegrotto Terme, scrisse al Rettore dell’Università di Padova e così apprendiamo che Giovanni era morto il 28 aprile “nell’adempimento del suo dovere”. Chiese anche di comunicare la notizia ai compagni di Facoltà. 

Il 4 maggio il Rettore inviò alla madre il comunicato che aveva spedito anche alle altre famiglie: 

L’Università è sempre stata fiera del patriottismo e del valore dei suoi Studenti ed è questo uno dei più alti titoli che danno meritata fama al nostro Ateneo.

Il tenace amor di patria che in questi anni tormentosi i suoi giovani migliori hanno dimostrato in mille modi, ha raggiunto l’altezza più sublime coll’estremo sacrificio nel momento culminante della lotta contro il nemico.

L’Università ha perduto un altro di questi spiriti eletti.

Compagni di studio e Maestri si inchinano reverenti alla memoria dell’eroico caduto e con fierezza ed affetto Le esprimono a mio mezzo, il più vivo cordoglio.

Insieme alla famiglia che Gli diede i natali noi ne custodiremo e ne esalteremo la memoria gloriosa.

Le ultime informazioni sui compiti di Giovanni a Udine e la lettera del Rettore sembrano del tutto incoerenti, ma ulteriori documenti rivelano che Giovanni era stato riconosciuto dalla Commissione Regionale Triveneta come partigiano “fucilato dai tedeschi nei pressi di Ponte di Vigonza”. Come periodo veniva indicato quello iniziato il 1° gennaio 1944 e conclusosi con la sua morte, sempre all’interno della Brigata Matteotti. Maggiori informazioni arrivano dal foglio “notizie” redatto dalla madre il 20 settembre 1946:

Di sentimenti contrari al regime, non aderì alla repubblica sociale, fu renitente a tutti i bandi di chiamata alle armi, e svolse propaganda tra colleghi e amici perché agissero in questo senso.

 Alla voce “eventuali impeghi esercitati nello stesso periodo”, ossia dopo l’8 settembre 1943, la madre scrisse “nessuno”. Più avanti nella sezione dedicata alla sua attività nella brigata partigiana, aggiunse:

Nell’aprile 1944 aderì al CLN di Ariano Polesine ed appartenne alla 35a Brigata ‘Garibaldi’, giorno al giorno in cui,, ricercato dalle brigate nere dovette lasciare Ariano; venne quindi a Padova dove fece parte della brigata ‘Matteotti’, partecipando all’insurrezione del 28 aprile.

Giovanni fu inviato dal CLN di Padova come staffetta di collegamento con il CLN di Treviso e, dopo aver compiuto la sua missione, fu trucidato dai militari tedeschi a Peraga di Vigonza. La madre evidenziò, inoltre, che Giovanni era stato proposto per la medaglia d’argento dal generale Galli Sabatino “Pizzoni”

Alla cerimonia di consegna della laurea ad honorem, assegnata l’11 giugno 1947, parteciparono le sorelle Maria ed Egle.

 

Fonti

Archivio dell’Università degli Studi di Padova, Laureati ad honorem, Studenti caduti per la liberazione 1943-1945, b. 25

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