Luigino Tandura
Vittorio Veneto, 26.04.1921 – Orsaria di Premariacco, 29.06.1944
Figlio di Alessandro e di Maddalena Petterle (Emma in altri documenti), Luigino nacque, alle ore 4, a Vittorio Veneto il 26 aprile 1921, nella casa in via Asilo 17. Al momento dell’iscrizione alla Facoltà di Chimica Industriale (matricola 155/39), nell’Anno Accademico 1942-1943, la famiglia risultava residente in via Jacopo da Valenza 7. A quell’epoca Luigino era iscritto al GUF di Vittorio Veneto.
Dal modulo di iscrizione, datato 7 novembre 1942, risulta che il padre era deceduto. Aveva ottenuto la licenza liceale ed era stato un ufficiale in servizio permanente effettivo. La madre (47 anni) aveva conseguito la licenza di istituto superiore ed era casalinga, mentre il nonno paterno, ottenuto il diploma magistrale, era diventato maestro elementare.
Luigino aveva due sorelle, di cui una aveva ottenuto la licenza di scuola media superiore e l’altra aveva interrotto gli studi. La prima, Della Vittoria, era nata a Belluno il 20.12.1922, la seconda, Carla, a Vittorio Veneto il 17.09.1932.
Luigino aveva subito presentato la scheda per l’esonero dalle tasse scolastiche indicando il secondo dei 13 punti relativi alle motivazioni per avere la dispensa: “Orfani o mutilati e invalidi di guerra o per la Causa Nazionale”. La domanda fu però respinta perché Luigino si era diplomato nella sessione di riparazione.
Nell’anno scolastico 1941.1942, presso il Liceo Ginnasio Marcantonio Flaminio di Vittorio Veneto, Luigino aveva ottenuto 6 in Lettere latine, Storia, Filosofia ed elementi di diritto ed economia, Matematica e Fisica, Scienze naturali, chimica e geografia, Educazione fisica; 7 in Cultura militare e Storia dell’arte. Le due materie superate nella sessione di riparazione furono Lettere italiane e Lettere greche in cui ottenne 6.
A nulla valse quindi l’attestato rilasciato il 4 novembre 1942 dall’Opera nazionale per gli orfani di guerra del Partito nazionale fascista né lo stato di famiglia firmato dal podestà di Vittorio Veneto. Da quest’ultimo documento emerge che la famiglia non aveva redditi. Maddalena possedeva una casetta dal reddito di £ 1200 come usufruttuaria e un’altra come comproprietaria con i fratelli e i figli per £ 165.
L’aiuto negato colpisce maggiormente se si pensa che il padre, Alessandro Tandura, era morto a Mogadiscio il 28 dicembre 1937 per una guerra voluta dal regime fascista che l’aveva anche insignito della medaglia d’oro al valor militare.
Nel frattempo, il nome di Luigino compare su una dichiarazione, firmata da Luigi San Pietro, tenente colonnello comandante del Deposito 6° Reggimento Alpini di Verona. Scopriamo così che era stato chiamato alle armi il 23 gennaio 1942 e che però era in corso una pratica per il congedo proprio in quanto orfano di guerra in base all’articolo 1 della circolare del Ministero della Guerra n. 31900/53/I.6 del 21 maggio 1941).
Null’altro sullo studente Luigino Tandura. I documenti ci portano direttamente al dopoguerra e ai documenti consegnati dalla famiglia per il riconoscimento della laurea ad honorem da parte dell’Università di Padova.
Il 15 settembre 1947 la madre compilò il “foglio notizie” per l’Università. Apprendiamo così che dopo l’8 settembre e fino al 1° novembre Luigino si sbandò per poi unirsi ai partigiani della brigata Gramsci della divisione Garibaldi Natisone, con il nome di battaglia di Nibbio.
Luigino morì in combattimento “colpito da raffiche di mitra mentre difendeva il dispiegamento di compagni, solo, contro preponderanti forze tedesche”.
Luigino si spegne il 29 giugno 1944 ad Orsaria di Premariacco, in provincia di Udine.
La madre di Luigino allegò anche un certificato della sezione mandamentale dell’ANPI di Vittorio Veneto, datata 10 giugno 1947, in cui si confermavano i dati, ma si aggiungeva che in un primo momento Luigino aveva fatto parte della brigata Cairoli della divisione Nino Nannetti.
Dalla scheda del Ricompart scopriamo che Luigino era stato capo nucleo dal 1°.11 al 30.11.1943, capo squadra fino al 30.03.1944, comandante di compagnia fino al 31.05.1945 ed infine commissario di battaglione fino al momento della morte.
Luigino fu subito proposto per la medaglia d’oro al valore militare che fu effettivamente concessa:
Giovane combattente della lotta di liberazione, animato per suo sentimento e per tradizione familiare da vivo amore di Patria, si distingueva ripetutamente per fermo coraggio e per slancio generoso. Ancora febbricitante per ferite riportate in combattimento, chiedeva di partecipare ad un’ardita impresa. Riuscita l’azione si attardava coscientemente per coprire la ritirata dei suoi. Ferito ad una gamba continuava a combattere e, sollecitato a porsi in salvo, rifiutava di farlo. Rimasto solo, ferito una seconda ed una terza volta, teneva eroicamente il posto da lui scelto sino a che si abbatteva esanime sull’arma, ormai vuota. — Zona del Collio (Gorizia), 28 giugno 1944.
La laurea ad honorem fu assegnata l’8 maggio 1949. A ritirare il diploma fu la madre che era stata invitata dal rettore con una lettera del 26 aprile 1949.
Quando nell’aprile 1964 l’Università di Padova chiese alla famiglia una foto di Luigino, da inserire nel libretto pubblicato in occasione del XX anniversario della Resistenza universitaria, la madre gliela spedì con “preghiera di volerla restituire in quanto, la stessa, è l’unica del genere che possiedo”.
Ecco quella foto unica.
Fu proprio nel ringraziare per l’invio della pubblicazione dell’Università di Padova che la madre di Luigino inviò la copia della motivazione della Medaglia d’oro al valor militare
conferita a mio figlio Luigino, già allievo ufficiale del 6° Alpini – Divisione Tridentina e come tale combattente nella campagna di Russia, caduto il 29 giugno 1944 per la lotta di liberazione.
Ricordiamo che anche la sorella, Della Vittoria Tandura, è stata riconosciuta come “partigiano combattente” della brigata Cairoli della Divisione Nannetti per il periodo che va dal 1° novembre 1943 al 3 maggio 1945.
Fonti
Archivio Generale dell’Università degli Studi di Padova, Lauree ad honorem studenti caduti nella prima e seconda guerra mondiale, Laureati ad honorem, Studenti caduti per la liberazione 1943-1945, b. 24, f. Tandura Luigino.
I documenti presenti in questa pagina sono stati pubblicati su concessione dell’Università degli Studi di Padova – Ufficio Gestione documentale (11 maggio 2022).
Altre fonti
- Donne e uomini della Resistenza – ANPI
- Si veda Alessandro Valenti, Come te papà. Storia di Luigino Tandura «Nibbio» caparbiamente italiano medaglia d’oro al valor militare della lotta di liberazione, De Bastiani, 2021.