Bortolo Camonico

Bortolo Camonico

Bassano del Grappa, 4 novembre 1923 – Arten di Fonzaso, 25 settembre 1944

Figlio del fu Antonio e di Maria Favero, Bortolo nacque a Bassano del Grappa il 4 novembre 1923. Al momento dell’iscrizione alla Facoltà di Medicina e Chirurgia (matricola 99/32), nell’Anno Accademico 1941-1942, la famiglia risultava residente in via Angarano, 20 e Bortolo abitava in via Tiziano Aspetti 50, a Padova, presso Vangelista. Bortolo era iscritto al GUF di Bassano.

Dal modulo di iscrizione, datato 11 ottobre 1941, risulta che la madre aveva conseguito la licenza elementare ed era casalinga. Il nonno di Bortolo, anche lui con il titolo di studio della scuola elementare, era proprietario di un’azienda commerciale. Bortolo aveva tre sorelle di cui una aveva la licenza di scuola media inferiore e due stavano frequentando le scuole medie. Il padre, deceduto, aveva conseguito la licenza di Istituto Tecnico inferiore ed era stato proprietario di un’azienda commerciale in società con un fratello.

Per l’iscrizione consegnò il certificato di nascita, rilasciato l’8 ottobre 1941 dal Comune di Bassano, e il diploma di maturità classica conseguito presso il Liceo-Ginnasio G. B. Brocchi di Bassano. I voti conseguiti furono i seguenti : 6 in Cultura militare, Storia, Filosofia ed elementi di diritto ed economia, Matematica e fisica, Scienze naturali, chimica e geografia e Educazione fisica; 7 in Lettere latine e Lettere greche, 8 in Lettere italiane e Storia dell’arte.

 

Tra i documenti prodotti dallo studente Camonico, emerge la richiesta di un certificato di iscrizione del 05.10.1941 per ottenere l’abbonamento ferroviario, ma soprattutto la dichiarazione del 07.12.1942, durante il secondo anno di Medicina, con cui Bortolo comunicò di non poter continuare gli studi per “gravi motivi di salute” e chiese contestualmente il trasferimento a Lettere. Bortolo allegò un certificato dell’Ospedale civile di Crespano del Grappa, datata 3 dicembre 1942. L’Università accettò la richiesta e Bortolo fu ammesso al secondo anno di Lettere con la convalida dell’esame di Biologia e Zoologia generale. L’11 marzo 1943 Bortolo chiese, inoltre, un certificato di iscrizione da presentare al Distretto Militare di Vicenza. Successivamente, però, chiese di tornare alla Facoltà di Medicina.

Il I anno chiese l’esonero dalla tasse scolastiche come appartenente a famiglia numerosa, in base alla L. n. 224 del 20 marzo 1940. Il conteggio finale delle tasse pagate da Bortolo, a seguito della deliberazione del 7 marzo 1942 da parte del Consiglio di Amministrazione, fu di 700 £ (150 per l’immatricolazione, 400 per l’iscrizione, 75 come sopratassa speciale, 75 per gli esami).

 

Dalla “situazione di famiglia”, allegata alla domanda e rilasciata dal Municipio di Bassano il 7 ottobre 1941, emerge il seguente quadro:

  • Favero Maria ved. Camonico, nata a Mussolente il 19.05.1896
  • Camonico Laura, nata a Bassano il 31.12.1908, deceduta il 13.02.1909
  • Camonico Laura, nata a Bassano il 31.12.1910, sposata a Fanzaso
  • Camonico Bortolo
  • Camonico Francesca, nata a Bassano, il 31.12.1925
  • Camonico Lidia, nata a Bassano il 04.01.1930.

Sul modulo di iscrizione al II anno (AA 1942-1943) dichiarò di essere idoneo alla visita militare, mentre sul modulo dell’AA 1943-1944 risultava il contrario.

L’8 marzo 1944 Bortolo chiese di essere ammesso al II anno di Medicina come fuori corso, non avendo potuto iscriversi entro il termine previsto perché si trovava in un ospedale militare.

 

Nulla più sullo studente Bortolo Caminico. I documenti passano direttamente al periodo successivo alla Liberazione per notificare la sua morte e l’assegnazione della laurea ad honorem. Il 14 aprile 1947 il Rettore dell’Università di Padova inviò a Maria Favero il seguente comunicato:

Ho appreso solo ora della fine gloriosa  del Figlio Suo BORTOLO, studente nella Facoltà di Medicina e chirurgia di questa Università, Caduto eroicamente nella lotta per la liberazione. Mi dichiaro spiacente che la luttuosa notizia ci sia venuta con tanto ritardo, ma comunque in tempo per la celebrazione che l’Università intende fare dei suoi Studenti Caduti e per il conferimento della laurea ad honorem alla memoria.

Anche a nome del Corpo accademico e dei discepoli porgo alla S. V. sensi commossi e fieri di condoglianze e di rammarico e La prego di farmi pervenire, sulle gesta di patriota e sulla vita militare del figlio Suo, le maggiori e più precise informazioni nonché un documento ufficiale da cui risulti la fine gloriosa del Figlio Suo.

Il 25 aprile 1947 Maria compilò il foglio notizie sul figlio, annotando che “dall’8 settembre 1943 al 5 luglio 1944 svolse attività propagandistica antitedesca e antifascista”. Più avanti aggiunse che prese parte alla Brigata Garibaldi del “Folcelletto”, con il nome di battaglia “Medoro”, presso il comando di compagnia di Campo Solagna, e che fu coinvolto nel rastrellamento del Grappa del 22 settembre 1944. Alla voce “causa della morte” scrisse:

Fatto prigioniero alla fine del rastrellamento del Grappa, veniva condotto ad Arten (Belluno), e sottoposto dalle SS a sevizie e torture preferiva la morte anziché tradire i propri compagni.

Bortolo fu quindi ucciso il 25 settembre 1944 a Arten di Fonzaso.

La madre allegò la “Relazione sul fatto che causò la morte del Partigiano”, CVL zona Monte Grappa, Comando della brigata “Martiri del Grappa”. Da lì forse attinse alcune informazioni. La Relazione, infatti, recitava:

fu fucilato nella zona del Grappa perché riconosciuto appartenente a formazioni partigiane. Il suddetto era stato catturato alcuni giorni prima in occasione del rastrellamento del Grappa sottoposto a sevizie e torture preferiva la morte anziché tradire i propri compagni.

La Relazione, firmata da Andrea Cocco “Bill”, riportava anche i nomi di due testimoni oculari, Attilio Moro fu Pietro residente a  Cassola e Aldo Strappazzon di Luigi residente a Rossano Veneto.

Infine, fu consegnato anche un documento dell’ANPI, sezione mandamentale di Bassano del Grappa, datato 10 aprile 1947 e firmato dal segretario Stefano Carli. l’ANPI trasmetteva i dati generali di Bortolo Lino Camonico e Antonio Todesco. 

La cerimonia di consegna della laurea ad honorem si tenne l’11 giugno 1947. Qualche giorno prima, il 2, Maria Favero scrisse al Rettore per ringraziarlo dell’invito e dicendosi “profondamente commossa per la forma solenne con cui codesta Università intende onorare la memoria di mio figlio e dei suoi compagni caduti, per la causa della libertà”. Non potendo partecipare, delegò sua figlia Francesca.

 

Fonti

Archivio Generale dell’Università degli Studi di Padova, Lauree ad honorem studenti caduti nella prima e seconda guerra mondiale, Laureati ad honorem, Studenti caduti per la liberazione 1943-1945, b. 19, f. Camonico Bortolo 

I documenti presenti in questa pagina sono stati pubblicati su concessione dell’Università degli Studi di Padova – Ufficio Gestione documentale (11 maggio 2022).

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