Franco Ardi
Barbarano Vicentino, 2 luglio 1922 – Mauthausen, 5 marzo 1945
Figlio di Giuseppe e Silvia Dalla Pozza, Franco nacque a Barbarano Vicentino il 2 luglio 1922. Al momento dell’iscrizione alla Facoltà di Medicina e Chirurgia (matricola 19/35), nell’Anno Accademico 1942-1943, la famiglia risultava residente a Treviso in piazza Italo Balbo, 49.
Il padre, diplomato, ufficiale del Regio Esercito, aveva 42 anni. La madre, maestra, ne aveva 40. Dal modulo di iscrizione, datato 27 agosto 1942, risultava inoltre che il nonno paterno aveva il titolo di “agraria”. Franco aveva una sorella che aveva raggiunto il diploma senza proseguire negli studi. Infine, alla voce religione Franco indicò quella cattolica.
Per l’iscrizione consegnò l’atto di nascita, rilasciato il 7 settembre 1942 e il certificato del 21 agosto 1942 rilasciato dal preside del Liceo Ginnasio parificato del Collegio Vescovile Pio X con voti conseguiti negli scrutini finali della classe III Liceo classico nell’anno scolastico 1941-1942. (sei in Cultura militare, Italiano, Latino, Greco, Storia, Storia dell’Arte e Educazione Fisica, 7 in Filosofia Economia, Matematica e Fisica, Scienze). Non è un caso che poi scelse Medicina.
Dopo aver chiesto all’Università un certificato di iscrizione per l’abbonamento ferroviario, il 13 novembre 1942, Franco ne chiese un altro ad “uso militare”, cosa che fece anche l’11 maggio 1943. Il 27 gennaio 1943, infatti, dichiarò all’Università di essere stato chiamato alle armi con la classe 1922. Iniziò il servizio militare il 12 febbraio 1943
Dal modulo di iscrizione al II anno (1943-1944), compilato da Franco il 26 novembre 1943, apprendiamo che abitava in via Tiziano Aspetti 22, a Padova, presso Zorzetto.
Nulla più sullo studente Franco Ardi. I documenti passano direttamente al periodo successivo alla Liberazione per notificare la sua morte e l’assegnazione della laurea ad honorem. Il 29 giugno 1945 l’Università inviò alla famiglia il seguente comunicato:
L’Università è sempre stata fiera del patriottismo e del valore dei suoi Studenti ed è questo uno dei più alti titoli che danno meritata fama al nostro Ateneo. Il tenace amor di patria che in questi anni tormentosi i suoi giovani migliori hanno dimostrato in mille modi, ha raggiunto l’altezza più sublime coll’estremo sacrificio nel momento culminante della lotta contro il nemico. L’Università ha perduto un altro di questi spiriti eletti. Compagni di studio e Maestri si inchinano reverenti alla memoria dell’eroico caduto e con fierezza ed affetto Le esprimono a mio mezzo, il più vivo cordoglio. Insieme alla famiglia che Gli diede i natali noi ne custodiremo e ne esalteremo la memoria gloriosa.
L’Università di Padova aveva avviato la pratica per la laurea ad honorem. Il 27 novembre 1946 scrisse al presidente della Commissione Triveneta per il riconoscimento dei partigiani spiegando l’intenzione di “onorare la memoria dei suoi studenti Caduti sul campo dell’onore o per la causa della libertà”. Chiese quindi documenti che comprovassero la morte di Franco Ardi, morto “nei campi di concentramento della Germania”, aggiungendo che “fu arrestato dai tedeschi perché partigiano”. Una richiesta identica nei contenuti fu inviata al sindaco di Barbarano il 27 marzo 1947, ma quest’ultimo fece notare che la famiglia viveva a Vicenza, probabilmente nella frazione di Bertesina.
Dal Ministero dell’Assistenza post-bellica (Commissione Regionale Triveneta per l’accertamento delle qualifiche partigiane), il 26 marzo 1947, Dino Fiorot inviò i dati essenziali del “partigiano caduto”: Brigata Feltre della Divisione Belluno, dal 1° dicembre 1943 al 5 marzo 1945.
Un foglio di notizie, compilato da Giuseppe Ardi, riportava le seguenti informazioni:
Caporal maggiore allievo ufficiale automobilisti a Sarzana. L’8 settembre tornava a casa e nell’ottobre passava Partigiano con la brigata Antonio Gramsci, fu catturato il 1° agosto 1944 a Lasen di Feltre dalle truppe tedesche. Incarcerato per due mesi a Belluno, quindi per due mesi a Bolzano e infine deportato in Germania nel campo di eliminazione di Melck.
Sempre dal foglio notizie, Franco risultava come staffetta e interprete presso il comando della brigata, impegnato in azioni di collegamento e in atti di sabotaggio.
Il campo di Melk era un sottocampo di Mauthausen. Lì Franco Ardi morì il 5 marzo 1945.
La laurea ad honorem in Medicina e Chirurgia, annunciata ufficialmente alla famiglia Ardi il 24 maggio, fu conferita dall’Università di Padova a firma del Rettore Egidio Meneghetti l’11 giugno 1947. Qualche giorni prima, il 3, il padre di Franco ringraziò il Rettore e lo assicurò della sua presenza alla cerimonia.
Fonte
Archivio Generale dell’Università degli Studi di Padova, Lauree ad honorem studenti caduti nella prima e seconda guerra mondiale, Laureati ad honorem, Studenti caduti per la liberazione 1943-1945, b. 18, f. Ardi Franco.
I documenti presenti in questa pagina sono stati pubblicati su concessione dell’Università degli Studi di Padova – Ufficio Gestione documentale (11 maggio 2022).
Altre fonti
- informazioni riportate sul sito del Comune di Treviso a cura di Camillo Pavan
- risposta di Italo Tibaldi a un chiarimento su Melk
Il libretto sul campo di Melk (pubblicato nel 1993 dall’ANED) di cui parla Tibaldi