Giacomo Chilesotti

Giacomo Chilesotti 

Thiene, 18.07.1912 – Sandrigo, 27.04.1945

 

Molto si sa della storia di Giacomo Chilesotti. Qui si desidera appuntare l’attenzione sui documenti presenti nel fascicolo personale conservato nell’archivio dell’Università di Padova.

Non molto il materiale riguardante i suoi studi, ma comunque ci permette di conoscere ulteriori dettagli della sua vita.

Il 16 novembre 1936 Giacomo si era già laureato in Ingegneria industriale meccanica quando il 18 gennaio 1944 si tenne la seduta di facoltà, presieduta dal prof. Parvopassu coadiuvato dal segretario prof. Someda. Si trattava di analizzare le istanze prevenute da alcuni studenti. Nel caso di Giacomo fu accolta la domanda, che aveva presentato il 28 dicembre 1943, di iscrizione al quinto anno di Ingegneria industriale elettrotecnica per l’a. a. 1943-1944.

E’ l’ultimo documento relativo agli studi universitari. Prima di allora Giacomo aveva ovviamente consegnato alla segreteria i documenti richiesti per l’iscrizione, come il certificato di nascita del Comune di Thiene, rilasciato l’8 novembre 1933. L’ufficiale dello Stato civile, Francesco Dal Santo, attestò che Giacomo era nato, dall’unione del fu ingegner Pietro e di Maria Tomba, il 18 luglio 1912. La firma di Giacomo fu legalizzata due giorni dopo.

Nel fascicolo troviamo anche il diploma di maturità classica conseguito presso il Liceo Ginnasio “Galvani” di Bologna nell’anno scolastico 1930-1931e per la precisione il 10 ottobre 1931.

Ecco i voti conseguiti negli scrutini finali. Nella prima sessione ottenne 7 in Storia e Storia dell’Arte; 6 in Lettere greche, Filosofia ed Economia politica, Matematica e Fisica, Scienze naturali, chimica e geografia, Educazione Fisica. Nella sessione di riparazione ebbe 6 in Lettere italiane e Lettere latine. 

Fortunatamente il fascicolo d’archivio conserva anche il libretto di iscrizione alla R. Scuola di Ingegneria (matricola 199/1) con gli esami frequentati e superati.

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Gli altri documenti rimandano direttamente al dopoguerra. Il 15 maggio 1945, a breve distanza quindi dalla morte di Giacomo, il rettore dell’Università di Padova si rivolse a Maria Tomba:

L’Università è sempre stata fiera del patriottismo e del valore dei suoi Studenti ed è questo uno dei più alti titoli che danno meritata fama al nostro Ateneo.

Il tenace amor di patria che in questi anni tormentosi i suoi giovani migliori hanno dimostrato in mille modi, ha raggiunto l’altezza più sublime coll’estremo sacrificio nel momento culminante della lotta contro il nemico.

Oggi l’Università ha perduto un altro di questi spiriti eletti.

Compagni di studio e Maestri si inchinano reverenti alla memoria dell’eroico Caduto e con fierezza ed affetto esprimono a mio mezzo il più vivido cordoglio.

Insieme alla famiglia che Gli diede i natali noi ne custodiremo e ne esalteremo la memoria gloriosa.

Il 31 maggio Maria ringraziò il rettore dicendosi

profondamente commossa per le di lei parole di cordoglio e di stima, interpreti del sentimento di maestri e compagni per il mio dilettissimo figlio” .

Aggiunse Maria:

Pur non ricevendo conforto al mio dolore mi è caro il pensiero che la memoria e l’esempio di lui rimangano vivi nelle anime degne che ne condivisero la fede e ne proseguiranno l’opera.

Al fine di assegnare la laurea ad honorem a Giacomo (per il suo perfezionamento in Ingegneria), l’Università raccolse una serie di informazioni tra cui quelle indicate nel “foglio notizie” compilato dalla madre.

Alla voce “attività politica e militare svolta in ogni campo dal giorno 8 Settembre 1943 al giorno della morte”, Maria Tomba scrisse:

Appartenenza alla Missione M. R. S. con attività informatica militare-propagandistica- Organizzazione brigate combattenti. Organizzazione lanci in campi diversi (Altopiano, Berici, Astico). Fornitura armi alle brigate. Opere sabotaggio. Era gravato della taglia di un milione.

Poi, alla voce “Brigata Partigiana cui appartenne – Nome di battaglia – Gradi raggiunti – Fatti d’arme ai quali prese parte”, Maria aggiunse:

Brigate Mazzini e poi Divisione Ortigara. Nome di battaglia: “Nettuno” fino a due mesi dalla morte durante i quali prese il nome di “Loris”. Fu Comandante di Brigata e inoltre Comandante di Divisione.

Assalto ad autocolonne nemiche in località Novoledo Dueville – Aprile 1945.

Poi il sintetico rapporto sulla sua morte:

Riconosciuto sulla strada di Sandrigo mentre si recava alla Longa in delicata missione per la resa di quel Comando nemico venne dai tedeschi fucilato.

Ai fatti ricostruiti dalla madre, si aggiunsero i dati ufficiali della Commissione Regionale Triveneta. Per Giacomo, il segretario Dino Fiorot indicò l’appartenenza al comando della divisione Ortigara – brigata Fiamme Verdi – dal 9/9/1943 al 27/4/1945.

Il 3 giugno 1947 Maria ringraziò il rettore per essere stata invitata alla cerimonia di consegna della laurea ad honorem alla memoria, prevista per l’11 giugno. Avvisò che il diploma sarebbe stato ritirato dal figlio Piero, reduce di guerra, studente di Ingegneria.

Maria Tomba fu invitata anche in occasione dell’anniversario dei 20 anni della Resistenza universitaria. Maria garantì la sua presenza, ma poi dovette rinunciare.

L’Università le inviò la nota pubblicazione dell’Università per ricordare il ruolo della stessa Università nella Resistenza e gli studenti caduti. Il 22 febbraio 1964 Maria ringraziò e scrisse:

Lei può pensare che sono una modestissima mamma, ormai fuori dal tempo. Non sò certo esprimere come vorrei la commozione e turbamento per tutto; per quella pena e quella speranza che fu patrimonio morale nel cuore di tutti e fece sostenere e superare le attese e ci fece arrivare alla fine. Né sò dire come la presenza del nostro Signor Presidente onorevole Segni abbia dato valore e assenso alla manifestazione e ai ricordi.

Ringrazio Lei, Professore, che ha raccolto e diretto memorie e indirizzi, perché restino oltre il tempo affinché la fretta della vita non disperda e dimentichi.

Ecco le foto inviate il 20 aprile 1964 da Maria Tomba all’Università per la pubblicazione dell’Annuario.

 

 

Fonte

Archivio Generale dell’Università degli Studi di Padova, Lauree ad honorem studenti caduti nella prima e seconda guerra mondiale, Laureati ad honorem, Studenti caduti per la liberazione 1943-1945, b. 19, f. Chilesotti Giacomo.

I documenti presenti in questa pagina sono stati pubblicati su concessione dell’Università degli Studi di Padova – Ufficio Gestione documentale (11 maggio 2022).

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