Ebrei internati a Follina

Ebrei internati a Follina

 

  • Altaraz (Altarac) Sarina, di Avram e Rachela Elazar, nata a Doboj (Bosnia) il 16.05.1909. Professione: maestra. Arriva in Italia il 30 novembre 1941 da Spalato e viene internata a Follina. Dopo l’armistizio viene nascosta da Clelia Caligiuri De Gregorio nella sua casa di Piavon. Nel luglio del 1944 si trasferisce a Lutrano, nel comune di Fontanelle, dove viene protetta dal parroco ed aiutata ancora dalla Caligiuri, che il 18 ottobre 1966 viene riconosciuta “Giusta tra le Nazioni” dallo Yad Vashem.

 

  • Atijas Alberto, di Giacomo e Simha, nato a Bihac (Croazia) il 15.05.1910. Segnalato a Follina l’11.05.1943. Si allontana il 27.10.1943. A Santa Maria al Bagno nel novembre 1944. Fonte: sito di Anna Pizzuti. Non è presente nel libro di Daniele Ceschin né sull’elenco della Croce Rossa del 31 maggio 1943.

 

  • Baruch Lunci, di Josef e Merjama (Marianna) Kajon, nata a Sarajevo il 10.01.1915. Coniugata con Cabilio. Arrivò in Italia il 30 novembre 1941 da Spalato e fu internata a Follina.

 

  • Kon Drago, di Lodovico e Gisella Schreiber, nato a Crkvenibok (Croazia) il 17.12.1903. Coniugato con Bukica Kabiljo. Professione: commerciante. Arriva in Italia il 30 novembre 1941 da Spalato e viene internato a Follina assieme alla moglie e al figlio Milan.
  • Kabiljo Bukica, di David e Flora Levi, nata a Sarajevo il 17.10.1904. Coniugata con Drago Kon. Professione: casalinga. Arriva in Italia il 30 novembre 1941 da Spalato e viene internata a Follina assieme al marito e al figlio Milan.
  • Kon Milan, di Drago e Bukica Kabiljo, nato a Sunja (Croazia) il 29.03.1927. Arriva in Italia il 30 novembre 1941 da Spalato e viene internato a Follina assieme ai genitori.

 

  • Salom Donka, di Daniel e Israela Rifko, nata a Byeglina il 15.07.1880 (13.07.1878). Vedova Kabiljo. Arriva in Italia il 30 novembre 1941 da Spalato e viene internata a Follina assieme ai figli Berta, Loni e Danko Kabiljo. A Bari nel febbraio 1945.
  • Kabiljo Berta, di Leon e Donka Salom, nata a Byeglina il 03(11).11.1906. Professione: casalinga. A Sarajevo fino al settembre 1941, si spostò a Spalato. Arrivò in Italia il 30 novembre 1941 e fu internata a Follina assieme alla madre e ai fratelli Loni e Danko. Nel novembre 1943 fuggì con la madre verso Roma (con dei documenti falsi) dove rimase fino al gennaio 1945. Donka è inserita nell’elenco dei rifugiati che nell’estate 1944 furono portati a Fort Ontario negli Stati Uniti. Nei documenti presenti negli Arolsen Archives, alla data del 21 giugno 1946 era a Napoli in via Raffaele Di Cesare 7, e poi al 24.08.1948, in via Santa Lucia 39 presso il Joint che le aveva dato un lavoro come impiegata. All’IRO chiese di emigrare negli USA, in Argentina o in Venezuela. Era in possesso di un affidavit ed era registrata presso il Consolato USA a Napoli.
  • Kabiljo David, di Mordehaj e Papo Cipora (Cipura), nato a Sarajevo il 20.08.1880. Professione: commerciante. Arriva in Italia il 30 novembre 1941 da Spalato e viene internato a Follina. Con una data di nascita diversa (17.10.1904), Anna Pizzuti lo indica come marito di Berta Kabiljo che quindi sarebbe la madre di Zeli. Nell’estate 1944 arriva a Fort Ontario negli Stati Uniti.
  • Kabiljo Zeli, di David e Simha Atias, nato a Sanski Most (Bosnia) l’08.03.1922. Professione: impiegato. Arriva in Italia il 30 novembre 1941 da Spalato e viene internato a Follina. Nell’estate 1944 arriva a Fort Ontario negli Stati Uniti. Nell’elenco degli ebrei arrivati a Fort Ontario, come figlia di David e Berta, risulta Luna Kabiljo nata il 23.05.1939.
  • Kabiljo Danko, di Leon e Donka Salom, nato a Sarajevo il 04.02.1913. Professione: marinaio. Arriva in Italia il 30 novembre 1941 da Spalato e viene internato a Follina assieme alla madre, alla sorella Berta e al fratello Loni. A Roma nell’agosto 1944. Nel 1948 è a New York.
  • Kabiljo Loni, di Leon e Donka Salom, nata a Sarajevo l’08.02.1915. Arrivò in Italia il 30 novembre 1941 da Spalato e fu internata a Follina assieme alla madre, alla sorella Berta e al fratello Danko. Risulta a Roma nell’agosto 1944. 

 

  • Wasserstein Jacob, di Pinkas e Sara Kamhi, nato a Sarajevo il 10.12.1898. Coniugato con Erna Montilia. Professione: orologiaio. Arriva in Italia il 30 novembre 1941 da Spalato e viene internato a Follina assieme alla moglie. Dagli inizi del 1946 è ad Ostia nel campo per displaced persons.
  • Montilia Erna, di Moisè e Simha Papo, nata a Sarajevo il 10.06.1899. Coniugata con Jacob Wasserstein. Professione: casalinga. Arrivò in Italia il 30 novembre 1941 da Spalato e fu internata a Follina assieme al marito. Anche lei risulta ad Ostia nel 1946.

 

Dati

  • Internati totali: 14
  • Maschi: 7
  • Femmine: 7
  • Nuclei familiari: 4
  • Persone sole: 3
  • Minorenni al 1943: 1
  • Deportati: 0
  • Sopravvissuti: 14
  • Nazionalità: 14 jugoslavi  
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