Carlotta Cantoni

Carlotta Cantoni

Carlotta Edvige Cantoni nacque a Vicenza il 20.12.1883, alle ore 8.30 nella casa di via Due Ruote 2160 (oggi contrà Do Rode), dall’unione di Giacomo Graziadio (fu Giuseppe; negoziante) e Virginia Leoni. Dall’atto di nascita, oltre ai dati burocratici relativi alla registrazione della bambina da parte del padre presso gli uffici comunali, emergono informazioni, aggiunte nel tempo, estremamente importanti.

La prima riguarda il matrimonio con il tipografo Umberto Silva celebrato a Vicenza il 22.10.1911.

La seconda risale al 13.03.1964 e recita:

Giusta denuncia fatta all’uffic. […] del Comune di Venezia ai sensi dell’art. 19 e ai fini dell’art. 9 del R. Decreto Legge 17.11.1938 n. 1728 faccio constare che Cantoni Carlotta trovandosi nella condizione prevista dell’art. 8 di detta legge appartiene alla Razza Ebraica.

Infine troviamo la nota del 21.09.1968:

Con sentenza del Tribunale C. P. di Venezia in data 25.8.1965 trascritta nei registri di morte del Comune di Venezia Ufficio I al n. 59 – II – C – anno 1966 è stata dichiarata la morte presunta di Cantoni Carlotta come avvenuta in un giorno imprecisato del gennaio 1944 nel campo di concentramento di Auschwitz (Germania).

Le informazioni riportate sul registro delle nascite del Comune di Vicenza ci conducono direttamente al percorso di vita di Carlotta Cantoni.

Arrestata a Venezia (dove viveva in Cannaregio 2894) il 05.12.1943 da italiani, durante le terribili retate seguite all’ordine di polizia n. 5 della RSI, Carlotta fu portata nel carcere cittadino e poi nel campo di concentramento di Fossoli. Da lì, il 22.02.1944 fu deportata ad Auschwitz dove fu uccisa all’arrivo il 26.02.1944, lo stesso giorno di Margherita Luzzatto.

Lasciò i figli Angelo Silva, nato a Venezia il 20.12.1916 ed Ernesto Silva, nato a Venezia il 03.01.1914, residenti in Cannaregio 500.

Fonti

  • ACS, Registri dello stato civile di Vicenza, n. 1133 (1883).
  • Foto e dati generali tratti dalla Digital Library del CDEC.
  • La foto e le schede compilate dai figli di Carlotta Cantoni, Angelo ed Ernesto Silva, sono pubblicate sul database delle vittime dello Yad Vashem.
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