Ebrei stranieri internati ad Albettone
- GELTNER Salomon, di Benjamin e di Fetner Ennie, nato a Repuzynce (Polonia) il 19.12.1894. Coniugato con Minka Sara. Commerciante. Di nazionalità tedesca. Entrato nel regno d’Italia in località Tarvisio con passaporto segnato con la lettera “J” n° 125751 rilasciato a Vienna il 2 maggio 1939, rende dichiarazione di soggiorno alla Prefettura di Milano tra il 1° e il 31 Agosto 1939. Dopo l’entrata in guerra dell’Italia viene internato nel campo di concentramento di Ferramonti di Tarsia. Il 21 ottobre 1941 è trasferito insieme alla moglie e alla figlia ad Albettone. Il 10 dicembre 1943 è arrestato dai carabinieri di Albettone e detenuto nel campo di concentramento provinciale di Tonezza del Cimone. Per ordine delle autorità tedesche il 30 gennaio 1944 viene deportato ad Auschwitz: muore in luogo e data ignoti.
- MINKA Sara, di Mendel e di Sokor Resel (Rosa), nata a Repuzynce (Polonia) il 27.05.1896. Coniugata con Geltner Salomon. Casalinga. Di nazionalità tedesca. Entrata nel Regno d’Italia in località Tarvisio con passaporto segnato con la lettera “J” n° 125751 rilasciato a Vienna il 2 maggio 1939, rende dichiarazione di soggiorno alla Prefettura di Milano tra il 1° e il 31 Agosto 1939. Dopo l’entrata in guerra dell’Italia viene internata nel campo di concentramento di Ferramonti di Tarsia. Il 21 ottobre 1941 è trasferita insieme al marito e alla figlia ad Albettone. Il 10 dicembre 1943 è arrestata dai carabinieri di Albettone e detenuta nel campo di concentramento provinciale di Tonezza del Cimone. Per ordine delle autorità tedesche il 30 gennaio 1944 viene deportata ad Auschwitz: muore in luogo e data ignoti.
- GELTNER Renèe (Renata), di Salomon e di Minka Sara, nata a Vienna il 01.03.1931. Di nazionalità tedesca. Giunge con i famigliari ad Albettone il 21 ottobre 1941 proveniente dal campo di concentramento di Ferramonti di Tarsia. Il 10 dicembre 1943 è arrestata dai carabinieri di Albettone e detenuta nel campo di concentramento provinciale di Tonezza del Cimone. Per ordine delle autorità tedesche il 30 gennaio 1944 viene deportata ad Auschwitz: muore in luogo e data ignoti.
GUEN Enrico*, di Israele e di Anna Rotpand, nato a Cracovia il 03(08).06.1899. Coniugato con Golinger Gisella. Commerciante. Apolide (ex cittadino italiano). Entrato nel regno d’Italia con passaporto per apolide n.016924 rilasciato a Bolzano il 23 luglio 1939. Raggiunge Bengasi insieme ad altri 302 ebrei profughi (“Gruppo Bengasi”). A seguito dell’inizio delle ostilità in Africa Settentrionale viene internato nella città libica prima alla caserma Torelli, poi in un campo baraccato nel deserto. Per l’approssimarsi delle operazioni belliche viene imbarcato sul piroscafo “Esperia” e, con tutto il “Gruppo Bengasi”, giunge a Napoli il 29 agosto 1940. Dopo aver trascorso tre settimane nel carcere di Poggioreale è tradotto nel campo di concentramento di Ferramonti di Tarsia. Passato all’internamento libero come luogo presceglie la provincia di Pisa e la Toscana. Giunto ad Albettone il 16 ottobre 1941. Il 2 febbraio 1943 è trasferito da Albettone a Cortona. Dopo la guerra emigra a a San Jose in California.
GOLIGER Gisella*, di Oscar e di Loewenhaar Giuseppina, nata a Karlsbad (oggi Karlovy Vary in Cecoslovacchia) il 24.03.1904. Coniugata con Guen Enrico. Apolide (ex cittadina polacca). Domiciliata a Karlsbad. Entrata nel regno d’Italia con passaporto n° 016923 rilasciato a Bolzano il 22 luglio 1939. Raggiunge Bengasi insieme ad altri 302 ebrei profughi (“Gruppo Bengasi”). A seguito dell’inizio delle ostilità in Africa Settentrionale viene internata nella città libica prima alla caserma Torelli, poi in un campo baraccato nel deserto. Per l’approssimarsi delle operazioni belliche viene imbarcata sul piroscafo “Esperia” e, con tutto il “Gruppo Bengasi”, giunge a Napoli il 29 agosto 1940. Dopo aver trascorso tre settimane nel carcere di Poggioreale è tradotta nel campo di concentramento di Ferramonti di Tarsia. Passata all’internamento libero come luogo presceglie la provincia di Pisa e la Toscana. Giunta ad Albettone il 16 ottobre 1941. Il 2 febbraio 1943 è trasferita da Albettone a Cortona (Arezzo). Dopo la guerra emigra a San Jose in California.
* Tra i documenti presenti negli Arolsen Archives, cercando “Guen Enrico” si arriva alla domanda presentata all’IRO da Golligerova Josefina nata Loewenhaar, madre di Gisella, vedova, nata il 24.09.1876 a Tarnopol, di cittadinanza cecoslovacca. Questo il suo percorso: dal 1938 al settembre 1939 era a Karlsbad insieme alla figlia e al genero; dopo l’annessione dei Sudeti, fuggirono e, con documenti regolari, si spostarono in via del Fascio 24 a Merano dove restarono fino all’ottobre del 1939; espulsi dall’Alto Adige, si spostarono a Verona, in piazza delle Erbe 2. A questo punto Gisella e suo marito raggiunsero Bengasi, ma non lei che non riuscì ad avere i documenti richiesti. Nel settembre 1940 Josefina fu arrestata e inviata nel campo di concentramento di Lagonegro (Potenza) dove rimase fino al maggio 1941 per passare a Venosa fino a settembre e di nuovo a Lagonegro fino al maggio 1942. Arrivò quindi a Cortona dove si ricongiunse con la figlia e il genero. Con la liberazione dell’VIII Armata Britannica, avvenuta il 3 luglio 1944, rimase a Cortona presso la signorina Moretti in Borgo San Domenico 87. Ammalatasi, nel 1948 tornò a Merano; a settembre arrivò nell’ospedale “Dermosfil” in via Pace 9 a Milano e poi, dall’aprile 1949, nella casa di riposo dell’AJDC in via Cassia 292 a Roma. Essendo molto malata, il 18 agosto 1949 autorizzò Enrico Guen ad occuparsi del suo caso davanti all’IRO. I Guen vivevano a Roma in via Suplici, 157. Lo stesso Enrico era diventato un impiegato dell’AJDC. Lui e Gisella erano in attesa di partire per gli Stati Uniti dove avrebbero preparato il terreno per l’arrivo di Josefine.
- RUBINFELD Chaim, di Israel e di Fraum Chaja, nato a Grodek (Polonia) il 30.09.1897. Coniugato con Heier Schöendel Jenny. Commerciante. Di nazionalità polacca. Residente a Milano, l’11 marzo 1941 risulta internato con i figli nel campo di concentramento di Ferramonti di Tarsia. Presceglie come località di internamento la provincia di Como e di Novara. Costretto al domicilio con la famiglia ad Albettone, il 10 dicembre 1943 è arrestato da italiani e detenuto nel campo di concentramento provinciale di Tonezza del Cimone. Per ordine delle autorità tedesche il 30 gennaio 1944 viene deportato ad Auschwitz: muore in luogo e data ignoti.
- HEIER (HEUER) Schöendel Jenny (Fanny), di Israel e di Weininger Chaja, nata a Strojnetz (Romania) il 03.12.1904. Coniugata con Rubinfeld Chaim. Casalinga. Apolide (ex cittadina polacca). Giunta ad Albettone proveniente dal campo di concentramento di Ferramonti di Tarsia. Il 10 gennaio 1944 è arrestata dai carabinieri e detenuta nel campo di concentramento provinciale di Tonezza del Cimone. Per ordine delle autorità tedesche il 30 gennaio 1944 viene deportata ad Auschwitz: muore in luogo e data ignoti.
- RUBINFELD Edward, di Chaim e di Heier Schöendel Jenny, nato a Vienna il 25.01.1932. Scolaro. Di nazionalità polacca. Residente a Milano, l’11 marzo 1941 risulta internato con il padre e la sorella nel campo di concentramento di Ferramonti di Tarsia. Costretto al domicilio ad Albettone, il 10 dicembre 1943 è arrestato da italiani e detenuto nel campo di concentramento provinciale di Tonezza del Cimone. Per ordine delle autorità tedesche il 30 gennaio 1944 viene deportato ad Auschwitz: insieme alla sorella Erika è ucciso all’arrivo ad Auschwitz il 6 febbraio 1944.
- RUBINFELD Erika (Enrica), di Chaim e di Heier Schoendel Jenny, nata a Vienna il 10.12.1937. Di nazionalità polacca. Residente a Milano, l’11 marzo 1941 risulta internata con il padre e il fratello nel campo di concentramento di Ferramonti di Tarsia. Costretta al domicilio ad Albettone, il 10 dicembre 1943 è arrestata da italiani e detenuta nel campo di concentramento provinciale di Tonezza del Cimone. Per ordine delle autorità tedesche il 30 gennaio 1944 viene deportata ad Auschwitz: insieme al fratello Eduardo è uccisa all’arrivo ad Auschwitz il 6 febbraio 1944.
- LUBLINSKJ STUCZJNSKI Lipa, di Israel e di Belous Bronja, nato a Sokolka (Polonia) il 23.05.1885. Coniugato con Sluckin Anna. Commerciante di legnami. Di nazionalità polacca. Entrato nel regno d’Italia con passaporto n° 5-I-40 rilasciato a Varsavia il 18 gennaio 1940. Raggiunge Bengasi insieme ad altri 302 ebrei profughi (“Gruppo Bengasi”). A seguito dell’inizio delle ostilità in Africa Settentrionale viene internato nella città libica prima alla caserma Torelli, poi in un campo baraccato nel deserto. Per l’approssimarsi delle operazioni belliche viene imbarcato sul piroscafo “Esperia” e, con tutto il “Gruppo Bengasi”, giunge a Napoli il 29 agosto 1940. Dopo aver trascorso tre settimane nel carcere di Poggioreale è tradotto nel campo di concentramento di Ferramonti di Tarsia. Passato all’internamento libero come luogo presceglie le province di Vicenza, Verona, Cuneo e Siena. È costretto al domicilio ad Albettone. Qui il 10 dicembre 1943 è arrestato da italiani e detenuto nel campo di concentramento provinciale di Tonezza del Cimone. Per ordine delle autorità tedesche il 30 gennaio 1944 viene deportato ad Auschwitz: muore in luogo e data ignoti.
- SLUCKIN Anna, di Beniamino e di Sochor Ljuba, nata a Grodno (Polonia) il 02.11.1901. Coniugata con Lublinskj Stuczjnski Lipa. Casalinga. Di nazionalità polacca. Entrata nel regno d’Italia con passaporto n° 5-I-40 rilasciato a Varsavia il 18 gennaio 1940. Raggiunge Bengasi insieme ad altri 302 ebrei profughi (“Gruppo Bengasi”). A seguito dell’inizio delle ostilità in Africa Settentrionale viene internata nella città libica prima alla caserma Torelli, poi in un campo baraccato nel deserto. Per l’approssimarsi delle operazioni belliche viene imbarcata sul piroscafo “Esperia” e, con tutto il “Gruppo Bengasi”, giunge a Napoli il 29 agosto 1940. Dopo aver trascorso tre settimane nel carcere di Poggioreale è tradotta nel campo di concentramento di Ferramonti di Tarsia. Passata all’internamento libero come luogo presceglie le province di Vicenza, Verona, Cuneo e Siena. È costretta al domicilio ad Albettone. Qui il 10 dicembre 1943 è arrestata da italiani e detenuta nel campo di concentramento provinciale di Tonezza del Cimone. Per ordine delle autorità tedesche il 30 gennaio 1944 viene deportato ad Auschwitz: muore in luogo e data ignoti.
Dati
- Internati totali: 11
- Maschi: 5
- Femmine: 6
- Nuclei familiari: 4
- Persone sole: 0
- Minorenni al 1943: 3
- Deportati: 9
- Sopravvissuti: 2
- Nazionalità: 9 polacchi (di cui 3 nati a Vienna), 1 cecoslovacca (sposata con un polacco), 1 romena (sposata con un polacco)