LE FORZE DELL’ORDINE
CARABINIERI
Il responsabile degli arresti degli ebrei internati a Arsiero (Stabholz Manasse e la moglie Jostowitz Clara, Landmann Moses con la moglie Eckl Barbara e il figlio Heinz, Riesenfeld Bertoldo con la moglie Freund Elena e il figlio Hans), avvenuti 16.12.1943, maresciallo maggiore Vito Grifone, comandante della stazione dei Carabinieri di Arsiero (Legione Territoriale dei Carabinieri di Verona).
I responsabili degli arresti degli ebrei internati a Barbarano Vicentino (Lind Moses e Kurt, Kramm Emil e Schwertfinger Ester), avvenuti il 10.12.1943, furono il maresciallo maggiore Giovanni Cabriolu-Puddu, comandante della stazione dei Carabinieri di Barbarano Vicentino (Legione Territoriale dei Carabinieri di Verona), e il carabiniere Giacomo Tonon.
Il maresciallo Cabriolu-Puddu e il carabiniere Angelo Manfredini si occuparono anche del caso di Raimondo Abramo Arbisser che, dopo la fuga da Roana, era stato fermato dai due carabinieri il 24 gennaio 1944 a Noventa Vicentina.
Da un telegramma del 17 settembre 1943 emerge che il brigadiere Faggiana comunicò che no fu possibile accertare dove fossero diretti gli ebrei fuggiti dopo l’armistizio.
Il responsabile delle ricerche degli ebrei, già internati a Malo e in fuga dopo l’8 settembre 1943, fu il vicebrigadiere dei Carabinieri Paisson della stazione dei Carabinieri di Malo.
Il brigadiere comandante la stazione di Brendola, referente per Montebello Vicentino, Guido Zamboni comunicò in data 4 dicembre 1943 alla Questura di Vicenza e al Comando della Compagnia dei Carabinieri del capoluogo che gli ebrei Chaja Neugewurz e Paula Teitelbaum. internati a Montebello, si erano allontanati e riteneva che potessero essere a Vicenza.
Il responsabile delle ricerche degli ebrei, già internati a Montecchio Maggiore e in fuga dopo l’8 settembre 1943, fu il maresciallo maggiore Nicolò Trudu, comandante della stazione dei Carabinieri di Montecchio Maggiore (Legione Territoriale dei Carabinieri di Verona).
Il 30 dicembre 1943 l’appuntato a piedi Adone Accorsi comunicò che, a mezzo dell’agente di PS, aveva disposto l’accompagnamento di Lodovico Braun (Braum) al campo di concentramento di Tonezza del Cimone dopo averlo fermato nell’ospedale di Montagnana.
In data 11 dicembre 1943, il vicebrigadiere Lovato della Stazione dei Carabinieri di Sossano revocò la ricerca degli ebrei fuggiti dopo l’armistizio perché quello stesso giorno erano stati rintracciati e arrestati 6 ebrei come si evince da un’altra comunicazione. Un altro gruppo di ebrei fu arrestato il 20 dicembre.
Il questore Angelo Musselli, il 1° agosto 1944 si occupò di fermare Andrea Strasser ma comunicò al questore di Vicenza che Strasser si era allontanato da vigevano e quindi non era stato possibile arrestarlo. Qualche giorno prima il precedente questore di Pavia, Ermanno Durante, si era occupato della questione segnalando lo Strasser a Vigevano ma indicando che si stava recando a Roana.
Il 19 ottobre 1943 Giovanni Gaspa, maresciallo maggiore, comandante della stazione dei Carabinieri di Monfalcone, notificò alla questura di Vicenza il fermo, avvenuto il 3, di Aronne Koen da parte carabinieri della Stazione dei Carabinieri di Monfalcone. Il 3 dicembre 1943, il brigadiere a piedi Aquilino Gallo della stazione di Asiago comunicò alla Questura di Vicenza che l’ebreo Aronne Koen non era stato assunto presso la trattoria Due Mori perché il gestore Pio Osele si era rifiutato di assumerlo proprio in quanto ebreo.